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TRE MANIFESTI A EBBING, MISSOURI regia di Martin McDonagh

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david briar     7½ / 10  27/01/2018 11:16:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi ricordo dove ho letto di un film "paradio*", fatto per i premi, ma mi sembra decisamente una cosa assurda da dire.
A parte il fatto che ogni film può essere "paradio*" nei confronti di un certo tipo di pubblico, critica o festival (per cui questo termine per me non ha alcuna significato)  "Tre manifesti a Ebbing, Missouri" è un film scritto molto bene, la cui caratteristica principale è attentare costantemente ad un tipo di struttura che possa essere riconducibile ad una scansione precisa. E' un film dove le cose semplicemente succedono, in una maniera che può essere artificiosa in senso assoluto ma che invece è perfettamente coerente con lo spirito del film. Prendendo spunto dalla firma di Gidan 89, che casualmente si trova proprio sopra questo mio commento, per me questo è un cinema che non pretende, ma semplicemente è(cit.)Non importa cosa succede, ma come ci si arriva e quali sono le conseguenze. 
Volutamente, McDonagh gira una commedia nera con un tono difficilmente classificabile, che viene semplice definire un film alla Coen per comodità, ma è semplicemente un film di Martin McDonagh, nano compreso nel prezzo. E per quanto non sia eclatante, per quanto abbiamo visto di meglio su toni simili, è straordinario apprezzare ancora una volta la capacità degli americani di fare film che parlano del proprio tempo e del proprio luogo, pur essendo ambientati in un posto in cui l'epoca, lo Stato e il capitalismo finanziario così imperante sembrano non trovare abbastanza spazio. Già altri bellissimi film, come per esempio "Un gelido inverno", erano riusciti in quest'intento, e giustamente erano stati premiati per questo.
In un luogo dove Amazon.go è una realtà ancora lontana, la rabbia genera inizialmente altra rabbia per poi creare una sorta di armonia troncata di netto, manco fosse il finale de "Il braccio violento della legge". Un film che tratta cose banali attentando alle sicurezze dello spettatore e giocando con le sue aspettative: l'esempio che ciò che conta non sono i temi o i sentimenti,ma il modo di trattarli. Sceneggiatura da studiare..