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L'INSULTO regia di Ziad Doueiri

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The Gaunt     7½ / 10  21/04/2018 20:51:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Fino al 1975, anno dello scoppio della guerra civile, il Libano all'interno dello scacchiere mediorientale poteva definirsi un paese prospero, ma dopo quell'infausto anno è stato un susseguirsi di massacri, stragi e ritorsioni varie che alla luce della situazione attuale, apparentemente pacificata, non è altro che una foglia di fico dove le ferite non si sono mai rimarginate e basta poco, come narrato nel film nel far riemergere odi alimentati dall'effetto domino generato da una banale disputa. Il contesto da legal thriller è semplicemente funzionale a rievocare l'irrisolto di una nazione alla ricerca di giustizia e di una propria identità. Se il film è efficace nell'evidenziare il pericolo di lasciare ancora aperte tali ferite, lo è altrettanto nel mostrare che tale conflittualità possa perpetrarsi per generazioni. Molto bravi gli attori, non solo i due protagonisti, ma anche tutti i comprimari. Spiace solo che il concorso di Venezia non preveda ex aequo. La Coppa Volpi solo a Kamel El Basha senza il suo antagonista è un mezzo insulto.