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ASCENSORE PER IL PATIBOLO regia di Louis Malle

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Thorondir     9 / 10  16/10/2019 10:45:07Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allegoria di una Francia intrappolata nei suoi fallimenti all'estero e non è un caso che il protagonista sia un reduce dell'Indocina. Il film esce quattro anni dopo la disfatta francese a Dien Bien Phu e l'abbandono dell'Indocina e in piena guerra d'Algeria. La volontà di dominazione francese che non arrivava al pubblico (un po' come l'omicidio architetto come un suicidio) ma che finisce per intrappolare i francesi, costretti ad adattarsi alla situazione data.
È in questa chiave politica che Malle utilizza il noir ma senza allontanarsi dagli archetipi del genere (la splendida Moreau femme fatale, la relazione d'amore clandestina, l'atmosfera sospesa e sognante) ma si intravedono anche elementi che in qualche modo anticipano la nouvelle vague (dall'utilizzo del sonoro ad una messa in scena che per certi versi mi ha ricordato il successivo "Fino all'ultimo respiro" di Godard).
Per me rimane un classico del cinema noir che a sessant'anni dalla sua uscita risulta più fresco e penetrante di tutto ciò che esce oggigiorno.