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LA FORMA DELL'ACQUA - THE SHAPE OF WATER regia di Guillermo del Toro

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dagon     5 / 10  13/02/2018 20:47:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Del Toro capisce che è il momento buono per applicare quello che è il suo stile tipico al politically correct dilagante oggidì, sfornando un film che è una sequela interminabile di ruffianate che vanno anche a echeggiare Amelie, The Artist ecc.
La check list dei temi sensibili d'ordinanza viene scorsa per intero: non bisogna aver paura del diverso, i gay, la magia del cinema del passato (in particolare dei musical... keppalle...), il razzismo, l'incomunicabilità e via così. Tutto nobilissimo sulla carta ma, nella pratica, qui risulta stucchevole e fasullo, sottolineato dalla altrettanto furbacchiotta partitura dello sgamato Desplat.
Sì vabbè è una favola, ma ci sono delle assurdità clamorose che è troppo comodo liquidare con un "si narra...".
Burton con Edward Mani di Forbice, quasi 30 anni fa, aveva trattato molti degli stessi temi, sempre con la forma della favola nera, con ben altri risultati. Qui siamo nel finto antimanierismo più totale, senza, tanto per restare a Del Toro, un'oncia del vigore che aveva "il labirinto del fauno" (QUELLO sì che era un grande film!) o della spontanea originalità delle sue opere inizali tipo "Cronos".
Aggiungiamo al mix, infine, l'insopportabile Sally Hawkins (che detesto visceralmente da "happy go lucky") con un risultato, per me, irritante, autocompiaciuto, melenso e smaccatamente ammiccante.
Belle fotografia e scenografie ma, nei film di questo regista, lo si dà per assodato.
Manticora  15/02/2018 08:45:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Elencale queste assurdità sono curioso di conoscerle.