caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

L'ESORCISTA regia di William Friedkin

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Spotify     8½ / 10  03/01/2016 01:29:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Finalmente ho visto questo film, l'avevo sempre rimandato pensando che nonostante l'anno mi avrebbe impressionato molto, non è stato così però ciò non impedisce alla pellicola di essere l'horror migliore che abbia mai visto, anche un pelino meglio di "Shining". I registi di oggi dovrebbero guardare quest'opera più e più volte per tentare di trovare l'inspirazione per girare un film di paura decente. Friedkin, il quale è conosciuto principalmente per questa stessa pellicola, riesce in 120 minuti a dare una lezione di cinema horror al mondo intero, inserendo tutte le caratteristiche del genere, amplificandole attraverso scene e virtuosismi con la macchina da presa mai visti prima. E pensare che fino all'uscita di "The Exorcist" l'horror più estremo mai visionato era stato "La Notte dei Morti Viventi" nel 1968. Questo lavoro del buon William, sul campo dell'impressione, della tensione e del concetto stesso di orrore, batte il film di Romero 6-0 6-0. Il director ci mostra scene che all'epoca erano pazzesche, andando oltre ogni immaginazione, ha spaventato, impressionato, turbato e terrorizzato un pianeta intero. Effetti speciali usati con incredibile maestria e resi inverosimilmente credibili anche se ovviamente e come giusto che sia non facciano più l'effetto di un tempo. Non so quale sequenza sia più disturbante, da quella in cui la piccola Regan cammina a mo di ragno e poi sputa sangue a quella in cui si pugnala con il crocifisso nelle parti intime. Il trucco è perfetto, impressionante, splendide quelle lentine verdi collocate agli occhi di Linda Blair. Clamorosa direzione degli attori, uno più credibile dell'altro, lavoro perfetto sotto questo punto di vista. Anche la caratterizzazione è riuscita, ogni personaggio ha un suo perchè, ognuno ha degli specificati problemi, vedi ad esempio come "Padre Karras" pur non essendo il protagonista principale ha il caso della mamma che è morta con lui che non è riuscito a starle vicino. La suspense è tantissima, si respira un'aria pesante, cupa, neanche serve che la pellicola faccia fare salti improvvisi dalla sedia, la tensione è talmente alta che basta quello. L'atmosfera è come la camera di "Regan", gelida, demoniaca, oscura. Il ritmo è articolatissimo: nella prima parte Friedkin ci presenta per lo più i personaggi della vicenda con le loro varie gatte da pelare, e fa solo degli accenni a ciò che succederà in seguito alla ragazzina. Diciamo che non è che sia la fase del film più scorrevole, però è comunque piacevole, fa venire più curiosità per ciò che accadrà dopo e innalza sempre più il grado di tensione. Nella seconda parte si preme il piede sull'acceleratore fino ad entrare in un vortice di delirio totale con delle meravigliose sequenze, il ritmo che diventa sicuramente più fluido mantenendo però, allo stesso tempo, un'andatura sincopata e compatta. Ultimi 30 minuti, vale a dire quelli dell'esorcismo, tra i più belli che il cinema di suspense ha da offrire, si assiste a qualcosa di assolutamente pazzesco col regista che sforna virtuosismi fantastici. La scena conclusiva Prete vs Demone me la riguarderei 100 cento volte consecutive. Il director opta per una fotografia ovviamente cupa, che "risplende" nell'ultima mezz'ora, a sottolineare l'aria gelida che si è venuta a creare nella camera della posseduta. Fantastici colori grigiastro-bluastri. La sceneggiatura dal lato dei dialoghi è un capolavoro e inoltre è stata anche scritta dallo stesso scrittore del romanzo, uscito 2 due anni prima. Dialoghi che fanno accapponare la pelle per quanto sono osceni e blasfemi e apposta per questo sono spettacolari e conditi da spruzzatine di humor. Stesura dei personaggi notevole, dettagliata fin nei minimi particolari. Storia originalissima per i tempi, una vera e propria innovazione, e sorprende il delirante vortice di orrore che nasce dalla mente William Peter Blatty. Tuttavia qualche difettuccio l'ho notato, c'è qualche falla, non grande, però c'è, ed anche più di una. In alcuni passaggi c'è qualcosa che viene lasciato un po li, non viene approfondito a sufficienza. Se fosse capitato una volta vabbè, chi se ne frega, però succede all'incirca 3-4 volte. E' comunque uno screenplay buonissimo. Cast eccezionale: Linda Blair è fantastica nel ruolo dell'indemoniata, da vita ad un personaggio che resta e resterà per chi sa quanto nell'immaginario collettivo. Magistrale interpretazione dei dialoghi. Ed aveva solo 14 anni... Mitico Jason Miller nel ruolo di "Padre Karras", interpretazione quasi perfetta, non è che faccia chissà quale espressione o quant'altro però adotta in maniera grandiosa il ruolo di un prete che si ritrova ad aver perso la fede, una madre che di li a poco morirà e l'affrontare la sfida più grande della sua vita contro il demone Pazuzu. A Max von Sydow gli bastano 30 minuti per un'interpretazione che lascia il segno. Straordinario nel ruolo dell'esperto "Padre Merrin" e non dico altro. Cazzutissima Ellen Burstyn nel ruolo di una madre eroica che si vede sua figlia sottratta dalle forze del male. Mi è piaciuta molto la scenografia, la casa, man mano la storia va avanti, assume contorni sempre più spettrali e ovviamente la cameretta di "Regan" è la zona che preferisco. Il montaggio è complessivamente buono, però ci sono delle fasi in cui si passa da una scena all'altra senza che questa finisca realmente, non so se l'ho notato solo io. Comunque è l'unica vera cosa che non mi ha convinto pienamente.

Conclusione: CAPOLAVORO autentico del cinema horror, uno di quei capisaldi che non smetterà mai di esistere. Opprimente, freddo, disturbante, drammatico e colmo di suspense. Questo è...L'ESORCISTA...e nient'altro.