caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO regia di Mike Newell

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Dom Cobb     7 / 10  27/10/2013 14:19:30Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Oramai giunti al quarto anno, ad Hogwarts accade un evento di grande importanza: uno speciale torneo nel quale si sfidano fra loro tre campioni, uno per ciascuna delle tre scuole partecipanti. Tali campioni vengono scelti dal calice di fuoco del titolo, con un divieto per ragazzi inferiori ai 17 anni. Ma quando fra i partecipanti viene estratto anche il nome di Harry Potter, l'atmosfera si fa tesa...
Archiviati i primi due fiabeschi episodi di Columbus e quello horrorifico di Cuaròn, è Mike Newell a farsi avanti per la regia di questo quarto capitolo. Il risultato non è dei migliori, anche se la colpa non è tutta del regista.
Il materiale di partenza è forse quello più difficile da adattare fra gli episodi fatti fino a quel momento, forte del doppio delle pagine (come minimo) dei libri precedenti; dunque, conseguenza inevitabile è una serie di corpose sforbiciate che, se hanno il pregio di eliminare dettagli che nei romanzi erano assolutamente inutili, d'altra parte rendono il ritmo della narrazione fin troppo saltellante, e non solo in una sezione particolare del film, ma nel corso di tutta la sua durata. In altre parole, fin dall'inizio è tutto un corri corri fino a un finale sì tetro ed abbastanza riuscito. Ma fino a quel momento è piuttosto difficile prendere seriamente una storia alquanto frammentaria, inframezzata da inutili intermezzi

e che, più si va avanti, più si infarcisce di ridicole ed idiotiche formule in pseudolatino (pardon, latino rowlingiano), urlate, tra l'altro, con un pathos esagerato.
Gli interpreti ce la mettono tutta, lo sforzo di risultare credibili è evidente, e tale sforzo, in fin dei conti, paga: a questo giova anche l'approccio registico di Newell, che sceglie di concentrarsi, per quanto la storia e il ferreo controllo dell'autrice glielo permette, più sulle vicende private dei personaggi che sulle prove che costituiscono il torneo. Sotto questo aspetto, la sequenza del Ballo del Ceppo, destinata ad essere un po' una sezione a parte, è forse la più riuscita, l'unica in cui emerge un'atmosfera divertente e divertita, in grado di mettere in risalto tutte le insicurezze e i primi amori che caratterizzano l'età adolescenziale. Sempre in merito al cast, va segnalata la presenza di un istrionico e strepitoso Brendan Gleeson nel ruolo del pazzoide Moody, forse il personaggio secondario più memorabile.
La situazione si risolleva nell'ultima mezz'ora con

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Dom Cobb  27/10/2013 14:24:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
La situazione si risolleva nell'ultima mezz'ora con la prova ambientata nel labirinto e con un finale finalmente triste e non alla "e vissero felici e contenti" dei film precedenti. Finale anche impreziosito dalla vera chicca del film, un Lord Voldemort che semplicemente fa scompisciare dalle risate, grazie all'interpretazione dell'esagitato Ralph Fiennes.
In conclusione, si tratta forse del capitolo meno convincente, più "teen" e il più lontano dallo spirito del capostipite. Ha i suoi momenti (come non citare la colonna sonora?), ma non è niente di indispensabile. D'altronde, neanche gli altri lo erano.
Dom Cobb  21/06/2014 13:47:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A proposito, mezzo punto in più per la morte di Pattinson... era anni che lo volevo vedere morto XD