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HARRY POTTER E IL CALICE DI FUOCO regia di Mike Newell

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Godbluff2     5½ / 10  23/04/2022 16:04:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E si comincia "Like a rolling stone" la discesa verso il baratro. Nuovo cambio alla regia, con un Mike Newell che quanto meno riesce a dare un po' di intensità e brio ad alcune sequenze e ben se la cava nella sequenza più importante, quella del cimitero, ma senza brillare più di tanto nel complesso. Insomma, lui fa il compitino ma quello che prende le scelte più discutibili è Kloves alla sceneggiatura: da "Il Calice di Fuoco" si comincia a cancellare completamente lo spirito dei romanzi e del "mondo" di HP e a tagliare con la motosega quello che spesso è il "succo" della narrazione e dell'evoluzione della trama, oltre alla maggior parte degli elementi che contribuivano a dare colore al mondo narrativo. In questo film ancora la cosa è parziale, d'altronde sarebbe stato impossibile tagliare pure il ritorno di Voldemort, ma la trama di Barty jr. è completamente eliminata, lasciando solo il personaggio a fare il cattivo infiltrato con una storia dalla piattezza di una sogliola schiacciata sotto una pressa.
Quello che rimane del film è un teen-action molto piatto giusto per far presa sul pubblico di ragazzi nel modo più banale e becero possibile, quando sarebbe bastato conservare qualche dettaglio nelle caratterizzazioni, alcune parti di storia tagliate senza motivo e quell'estetica particolare (da qui comincia ad appiattirsi la fotografia, uno dei punti dolenti dei film successivi, tutta grigia e smorta) per far un buon film per ragazzi. Ok aggiungere più azione, ad esempio, nella sequenza del drago, ma perché toglierla del tutto da quella del labirinto, dove sarebbe invece dovuta essere centrale ? Mancanza di fondi ?
Completamente appiattiti i personaggi secondari, mortificate e stravolte le caratterizzazioni di alcuni personaggi centrali (l'ormai celebre caso del Silente sempre incazzàto), film colmo di gag e battutine inutili e fuori contesto. Mi spiace dirlo, ma nemmeno le new-entry nel cast mi hanno convinto in questo film. Sono attori molto bravi, ma davvero fuori personaggio, o in ogni caso hanno dato a quel personaggio una caratterizzazione a volte fin troppo diversa da quella originale e secondo me poco riuscita a livello attoriale. Prendiamo il bravo David Tennant, ad esempio. Qui onestamente gli viene dato un personaggio la cui sottotrama, molto importante, è stata devastata, e la cui caratterizzazione è stata stravolta. Non so quanto del suo ci abbia messo o quanto poco abbia potuto di fronte al materiale che ha avuto a disposizione, ma qui Tennant non è bravo per nulla: è una macchietta il suo Crouch Jr. Un cattivo da cartone animato, con i tic, le facce buffe da matto, un overacting allucinante, inutilmente sopra le righe. Non è una bella prova per Tennant. Un cattivo riflessivo, calcolatore, per quanto fanatico, com'è Barty Crouch, me lo trasformi in uno che passa il tempo a fare le facce buffe da malvagio di un cartoon ? E dai. Stessa cosa per il Crouch senior di Roger Lloyd Pack, macchietta anche lui. Pattinson, che da anni è maturato in un ottimo attore, qui doveva passare ancora per il "coso" che gli ha dato triste fama, quindi lasciamo proprio stare. Enorme delusione per il Voldemort di Fiennes, mai piaciuto. Oh, è una macchietta pure lui, ed è l'unica cosa che stona nella bella sequenza del cimitero. Gli unici due che restituiscono ottimamente la caratterizzazione dei loro personaggi, che sono anche gli unici due col "carattere" assurdo e sopra le righe d'impronta "HP", sono Bredan Gleeson come "Malocchio" Moody e la splendida Rita Skeeter di Miranda Richardson. Perfetti, ma è un po' poco quando si delude nella caratterizzazione della nemesi del protagonista o dell'altro nemico principale del film.