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DEATH NOTE (2017) regia di Adam Wingard

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Peanuts02     4½ / 10  05/09/2017 19:50:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Allora, ho cercato di vedere il film togliendomi dalla testa tutti i possibili pregiudizi sugli adattamenti statunitensi di manga giapponesi, perché detesto generalizzare in questo modo le pellicole.
Purtroppo, però, il film fa proprio quello che una trasposizione carta/celluloide non dovrebbe mai fare.
Piccolo appunto, io ho visto solo l'anime e non il manga, quindi chiedo scusa ai fan per qualsiasi errore.
I problemi del film si riscontrano innanzitutto nel cambio totale di ambientazione. Voler trasportare la storia e riadattarla a gusto del regista è giusto, la reinterpretazione ci sta sempre e se viene affidata a chi ne è capace può uscire anche un capolavoro. Nolan ha attinto dai personaggi originali di Batman per creare con Il cavaliere oscuro una sua storia che non smorzi lo spirito originale ma riuscendo al contempo a raccontare qualcosa di suo e di sentito, riuscendoci alla perfezione.
Quindi, io non mi arrabbio perché Light Yagami (spero che si scrivi così, vi prego non linciatemi) è diventato Light Turner, Misa è diventata Mia o il pallido L è diventato afroamericano. Se il film mantiene lo spirito dell'opera ma cambia certi aspetti per un fine narrativo va benissimo, basti che funzioni bene! Il problema è che la caratterizzazione dei personaggi è delirante e ogni scena è messa lì per smentire quello che le scene precedenti erano riuscite a dirci. Light è un ragazzo intelligente, va bene, ma in certe scene fa delle cavolate da farti mettere le mani nei capelli! Mia è una cheerleader bad girl, che fuma e fa altre cose così BAD (perché in inglese è più figo a quanto pare...), ma corre alla difesa di alcuni studenti più deboli, e nelle scene successive si comporta da killer psicotica che si sente viva solo quando uccide!
Sembra che nel mentre che gli sceneggiatori scrivevano, a qualcuno è venuta qualche altra idea e hanno deciso di buttarle giù senza preoccuparsi di cosa avevano fatto in precedenza. Non sono assolutamente un esperto, ma non credo che questo denoti competenza nella fase della sceneggiatura, uno degli aspetti più importanti quando si parla di film.
Anche il personaggio di L, che nell'anime ho adorato, è stato snaturato in modo atroce! Prima ci viene spacciato come detective eccellente, poi si fa tranquillamente vedere in pubblico (certo, con il viso semi coperto, ma lascia comunque alla vista gli occhi e gli altri tratti somatici) mentre uno come L in una situazione del genere tutto farebbe fuorché rendersi visibile! Poi, come per dimostrare una certa """fedeltà""" all'originale personaggio questo L si mette a saltellare random, a mangiare dolcetti e a sedersi con le ginocchia a petto, ma non è questo a fare L! A rendere L quello che è è la perfetta contrapposizione tra lui e Light. Light (come dice anche il nome) è un personaggio molto attivo sia fisicamente che socialmente, tra virgolette "diurno", mentre L è un personaggio quasi reietto nei suoi atteggiamenti talvolta assurdamente infantili, di certo più "notturno". Da ciò nasce un sublime chiasmo che contrappone l'oscurità della perversione di Light all'innocenza di L, che qui non troviamo manco per sbaglio.
Soprattutto, non troviamo il pilastro su cui si basa Death Note: la partita a scacchi tra Kira ed L, che rappresenta il grosso della trama e il motore delle vicende!
Il personaggio di Mia ha un atteggiamento assurdo e vago al quale non ci viene data spiegazione alcuna, è pazza e resta pazza (spoiler)


fino alla morte, punto.
Anche Ryuk perde del tutto il fascino e il carisma che emanava nell'originale, sebbene Dafoe si dimostri piuttosto ben calato nella parte. Piccola critica: quando ho saputo che Dafoe avrebbe interpretato Ryuk, mi sono gasato. E' perfetto per il ruolo, ha gli stessi lineamenti leggermente inquietanti che avrebbero dato infinite possibilità alla performance, qui rovinata da un mascherone di CGI e da un continuo mostrarlo in penombra o sfocato.
Il cambio di regole al Death Note è una scelta pessima e porta solo ad altri snaturamenti. Uno dei messaggi dell'opera originale è chiaro: le azioni hanno delle conseguenze e tornare indietro è impossibile. Quindi o ti fai carico delle tue responsabilità oppure pensi bene prima di agire. Se hai commesso un delitto devi conviverci, questa è la vita.
Qui invece no, i nomi scritti sul Death Note possono essere cancellati bruciando la pagina, gettando via la filosofia su cui si basa tutto Death Note.
La recitazione, invece, è piuttosto mediocre, talvolta cartoonesca ed imbarazzante oserei dire. Le scene di morte sono scopiazzate male e mal contestualizzate dai film di Final Destination, basta vedere gli assurdi effetti a catena che portano ai vari decessi.

Quindi, ho ben poco da aggiungere. Ripeto: a rendere brutto il film non è il fatto che non sia ambientato in Giappone, che L sia di colore, che i personaggi non siano interpretati da giapponesi o altro. A renderlo semplicemente sbagliato nel suo essere è il totale snaturamento dell'opera che porta ad un prodotto meno che mediocre. La rielaborazione ci sta sempre, ma deve essere contestualizzata a dovere, avere un minimo di senso ma soprattutto essere FATTA BENE!!!
Bocciato, su tutta la linea. A quanto pare non abbiamo imparato da Dragon Ball Evolution...