albert74 6 / 10 26/01/2018 22:11:52 » Rispondi Riesumare il mitico Englund (caro freddy della nostra infanzia!) non è servito a far decollare un horror piuttosto prevedibile che percorre i binari dell'ovvio. Il film appartiene al filone di quelli basati su oggetti maledetti, invocazioni, scatole e affini. Sostanzialmente abbiamo i soliti ragazzi che trovano, nella casa della nonna, una sorta di gioco che serve per evocare l'uomo nero del titolo del film, con annessi e connessi. Stiamo quindi nella media dei film horror, più addatta a teeneger che a ex ragazzi (il qui presente) che non riuscivano a chiudere occhio dopo aver visto nightmare o l'esorcista. a 43 anni suonati pochi sono i film che mi stupiscono o mi fanno venire la pelle d'oca. Questo è uno di quei film che mi annoiano. Dopo una prima parte soporifera, il film decolla (si fa per dire!) Buona l'ambientazione, recitazione nella media ma l'orrore latita. la sceneggiatura è scialba e questa è una costante dei film degli ultimi tempi. Sempre se vogliamo parlare di sceneggiatura. In realtà abbiamo una serie di buchi narrativa da paura ma pazienza. ci fosse il terrore potrei lasciar correre. DA un pezzo che quest'ultimo latita. sono anni che non vedo un horror degno di questo nome. e quando un horror non impaurisce e tutta la prima parte annoia, allora non ci siamo per niente. Ovviamente si salva la recitazione di un veterano come Englund ma non basta per farne un prodotto innovativo o - almeno - che faccia paura. siamo sul sei stiracchiato e solo perché Englund recita di mestiere e le atmosfere sono convincenti. Non lo boccio completamente solo perché c'è molto di peggio in circolazione e - in fondo - siamo nella media, pure se mediocre.