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A GHOST STORY - STORIA DI UN FANTASMA regia di David Lowery

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Thorondir     8 / 10  10/09/2019 12:31:25Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
A ghost story è film sull'incomunicabilità dell'amore (i due protagonisti sembrano non riuscirsi a parlare anche nelle poche scene dove li vediamo) e incomunicabile è il dolore e la rabbia e l'amore una volta che il fantasma entra in scena (bella e straziante la scena dove lei lascia la casa con lui che impotente la guarda andare via dalla finestra, senza poter far nulla). Ma il film di Lowery è anche e soprattutto un film sul tempo, l'immensità cosmica del suo trascorrere e dell'insignificanza umana rispetto alla totalità di esso. Un concetto assolutizzante e nichilista chiarito dal discorso nichilista durante la festa (e di sfuggita vediamo un libro di Nietzsche) e dal ciclico ritorno del tempo.

Lo spettatore deve subire i ritmi lenti e ragionati di Lowery (movimenti di macchina ridotti all'osso, verrebbe da dire "macchina fantasma") ma viene messo le condizioni emozionali di partecipare a questa storia d'amore che finita sembra continuare per la presenza del fantasma. E spesso il regista ci fa guardare le cose attraverso la soggettiva dello spirito e ci rende partecipi del suo dolo inesplicabile.

Storia di un fantasma è quindi un gioiellino. Vero, forse pretenzioso nel suo voler affrontare il tema del tempo attraverso un racconto sentimentale di questo tipo, ma per me siamo di fronte al classico esempio in cui le idee sopperiscono ai pochi mezzi di un film low budget e indipendente. Peccato per quelli che si aspettavano il classico horror con annessi scare jump, peccato per quelli che non riuscendo a capirne la profondità emotiva e concettuale lo giudicano in base al "ritmo lento". Perchè "Storia di un fantasma" è cinema e nulla gli importa dell'intrattenimento che ha fagocitato il cinema stesso.