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THE WAR - IL PIANETA DELLE SCIMMIE regia di Matt Reeves

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marcogiannelli     9 / 10  19/01/2019 21:09:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi risulta facilissimo parlare di un film che ho particolarmente amato e che ho recuperato (ahimé) fin troppo tardi.

Il regista Matt Reeves fa della meditazione e della riflessione drammatica l'anima del suo film, estremamente comunicativo nei momenti in cui lascia che siano i gesti, gli atteggiamenti, gli sguardi e le movenze a dire più di quanto le parole potrebbero mai infondere significato. Eppure il film è un film di guerra, come Apocalypse Now, come Full Metal Jacket, come Salvate il Soldato Ryan. Una guerra che non è che una dannazione cui Cesare e il suo popolo non possono sottrarsi pur desiderandolo con tutte le loro forze. Ed è mostrata in tutta la sua crudeltà.

Il lungo pellegrinaggio di Cesare è l'ultima tappa di un ben più corposo viaggio iniziato in quel 2011, quando Cesare nasceva sotto i nostri occhi e veniva allevato tra le amorevoli cure di un padre umano. Quest'ultima traversata è lo step finale verso il raggiungimento della meta esistenziale di questo condottiero. Il popolo di Cesare, privato di un luogo sicuro in cui vivere, è costretto a spostarsi, a vagabondare senza una meta apparente, una delle tante metafore in cui possiamo rivedere gli ebrei nelle scimmie.
Cesare è dunque una guida che si ritrova ad essere un condottiero, per un episodio doloroso. Ed è un mutamento di un personaggio molto più sfaccettato di quanto si creda, un mutamento che potrebbe assumere dei connotati che vanno ben oltre la semplice difesa di un popolo. Cesare è Mosè soprattutto nella scena finale, ma è anche Gesù, è anche ognuno degli ebrei che si sono opposti all'Olocausto con forza. Il tutto ovviamente grazie anche ad un mostro come Serkis

E' decisamente importante il character di Nova, ultimo baluardo di una speranza di comunicazione e integrazione tra le due "razze".
In "The War" le tematiche filosofiche ed esistenzialiste raggiungono vette poetiche di sublime magnificenza.

Il Colonnello (interpretato da un Woody Harrelson in modo sublime) è chiaramente una metafora di un gerarca nazista, viste le sue pretese di guidare il suo esercito in una guerra santa per epurare la Terra dall'abominio dell'evoluzione scimmiesca e della regressione umana. Per quanto possa sembrare condivisibile il suo discorso in alcuni punti è lui la personificazione di ciò che condurrà gli uomini alla distruzione. Nel disperato tentativo di fermare il suo insano operato, la guerra che scoppierà tra gli uomini le scimmie ereditano la Terra, con gli uomini a distruggersi tra loro, come si poteva capire sia dall'originale del '68, sia dal primo film della trilogia.


"The War – Il pianeta delle scimmie" è il meraviglioso ultimo atto della trilogia di fantascienza migliore degli ultimi anni. Imponenti sequenze d'azione, spettacolari esplosioni e combattimenti adrenalinici per la sopravvivenza sono un dono di grande valore per gli amanti del genere.
 Un film che potrà sembrare il classico blockbusterone, ma mi ha toccato davvero il cuore.