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AMERICAN FABLE regia di Anne Hamilton

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6½ / 10  23/11/2017 09:50:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Sullo sfondo di un'America rurale messa in ginocchio dalla politica Reaganiana (siamo in Wisconsin ad inizio anni '80), la giovane Gitty si trova a dubitare del proprio spassionato amore verso i genitori, e più nello specifico verso il padre, resosi colpevole di un fatto molto grave.
La situazione altamente drammatica entra in chiaro in conflitto con la spensieratezza infantile, e da questa antitesi si propaga una netta negazione nei confronti della realtà, ammorbidita da visionarie apparizioni (in genere infelicemente amalgamate col contesto generale) e un disperato tentativo di soffocare l'inconscio senso di colpa.
Per la debuttante Anne Hamilton (già collaboratrice di Terrence Malick, al quale "ruba" platealmente alcune sequenze) qualche incertezza nel trattare le tematiche favolistiche ma un buon approccio nei confronti della giovanile destabilizzazione, con una protagonista incapace di accettare come covo di serpi quello che da sempre è il suo naturale punto di riferimento.
Non si indagano le cause, in parte magari anche giustificabili, la disperazione "adulta" infatti resta più un dato di fatto impresso in isolate sequenze, si tenta invece di mettere a nudo la difficoltà a capire e di conseguenza sposare la fedeltà al proprio sangue o perseguire una morale contrastante con ciò tutto ciò che si possiede.
Pellicola fluida e interessante ma non sempre dotata della giusta delicatezza, peccato per le esagerate attinenze con "Io non ho paura" e per la forzatissima definizione del fratello.