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MONOLITH regia di Ivan Silvestrini

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     4 / 10  05/12/2017 11:01:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Diretto dall'italianissimo Ivan Silvestrini e atipico oggetto per i solitamente pietosi temi trattati dal cinema nostrano, prima (co)produzione della Sergio Bonelli Editore con soggetto basato su una breve graphic novel del "dylandoghiano" Roberto Recchioni, "Monolith" già in partenza per questi motivi aveva vinto, bastava un piccolo sforzo in più per realizzare qualcosa di positivo, ed invece...il fallimento.
Dispiace davvero ammetterlo ma il film trasuda rara idiozia, con una narrazione zeppa di scemenze. I venti minuti finali sono addirittura degni di vincere a mani basse un premio per le migliori ******* cinematografiche dell'anno.
I personaggi deludono: abbiamo un bimbo piagnucoloso ed una madre nevrotica e pure irresponsabile, quindi delle loro sorti frega davvero pochissimo nonostante la drammaticità della situazione. La combattiva Sandra (patetico il tentativo di creare un background credibile della donna), deve salvare il figlio rimasto intrappolato nella sua iper-tecnologica auto sotto il cocente sole del deserto. Con la madre rimasta chiusa fuori ed impossibilitata ad aprire le portiere si verifica una corsa contro il tempo imbarazzante per continue scelte narrative insensate. Il mezzo, dotato di una propria intelligenza artificiale e chiamata a difendere i suoi ospiti, si tramuta nella più pericolosa e indifferente avversità in quello che è uno scontatissimo paradosso fantascientifico. Il grado di disperazione è veramente basso anche a causa dell'incapacità recitativa di Katrina Bowden, mentre l'ottusità del mezzo lascia perplessi quanto il "modernissimo" design.