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IL CASTELLO ERRANTE DI HOWL regia di Hayao Miyazaki

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Merlino74     10 / 10  07/10/2005 10:21:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dello stesso regista ho visto "La città incantata" e "la principessa Mononoke"...quando vai a vedere un film di Miyazaki ti siedi davanti allo schermo ed entri nel suo mondo magico. I primi minuti del film sembrano la cronaca di una vita vissuta in modo normale ma all'improvviso ti trovi di fronte a personaggi e a situazioni assurde come gli uomini di gomma o le fortezze volanti...quando ti accorgi di questo sei già nell'universo di Miyazaki.
Poi guardi gli occhi dei personaggi, i loro sguardi i loro movimenti e puoi capire tutto della loro psicologia, ti affezioni a loro, sorridi e gioisci con loro perchè come ognuno di noi sono degli alieni in un mondo di alieni.
Sophie ha lo sguardo innocente di Lana (Conan), nel suo profondo sa cosa vuole ma sa che è difficile trovarlo in un mondo che va esattamente al contrario di dove va lei, dove la gente saluta con gioia i soldati, le macchine da guerra, e il desiderio di gloria in battaglia. Sophie vorrebbe un compagno con cui camminare controcorrente o per vivere in un'isola di felicità ai margini di una civiltà che le è aliena.
Il suo laboratorio, il suo negozio e la casa segreta si Houl sono delle isole sperdute dove poter vivere come si vuole con chi si ama.
Ho compreso la forza di Sophie quando ha "adottato" il giovane convivente di Houl nel momento in cui quest'ultimo le ha chiesto disperatamente, stringendola, di non andare via.
La sua forza sta nel mantenere attorno a se le persone che ama rispettando la loro libertà personale; il demone del fuoco ritrovata la libertà decide di rimanere là dove questa libertà ritrovata ha un senso.
Io e la mia compagna ci siamo riconosciuti in questa visione perchè come quella "strana" famiglia anche noi cerchiamo il nostro angolo di felicità in un mondo che non comprendiamo e che ci è completamente alieno.
Non desidero fare nessun paragone con i fim di animazione americani perchè semplicemente è sufficente dire che Miyazaki ascolta i suoi sentimenti e li traduce nei suoi capolavori in piena libertà, gli altri devono seguire regole di mercato, marketing e tutto il resto.

Delfina  10/10/2005 21:39:40Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bravo, hai detto una cosa molto importante su questo film, che forse non era stata sottolineata abbastanza... ossia la libertà raffigurata da Miyazaki, opposta alla pazzia del mondo fanatico per le macchine da guerra. La libertà di Miyazaki è grande, e forse per questo non tutti lo amano o lo capiscono.