Risa 6½ / 10 27/01/2013 22:26:07 » Rispondi Media ingiustamente molto bassa per un film che ho trovato paradossalmente interessante sotto diversi punti di vista, e che a mio parere sarebbe anche potuto diventare un capolavoro se non si fossero lasciati sfuggire dettagli non troppo privi di importanza. Comincio col dire che la parte iniziale l'ho trovata estremamente originale e divertente:
cadiamo nello scontato del genere horror. Lo svolgersi delle sventure della ragazza, a partire dalla scena della festa, è molto fluido e scorrevole, grazie anche alla ottima sceneggiatura. Ho notato con gioia la presenza del realismo psicologico dei personaggi, che è forse la cosa che apprezzo di più nei film horror proprio perché è spesso l'aspetto più 'tradito'. Pertanto i protagonisti non agiscono quasi mai per motivi ignoti o avventati, e mai sono presi da avventato eroismo,
e se lo sono, è per ragioni valide, come ad esempio il barbone Jimmy che vuole affrontare faccia a faccia il nemico perché gli ha massacrato la ragazza.
Cosa non ho apprezzato? Non ho apprezzato molto il motivo forse portante del film, a giudicare dal fatto che il titolo fa riferimento ad esso: il chirurgo. Questo sconosciuto. Eh già, perché di questi non si sa né la provenienza, né chi sia, né come sia diventato tale né perché, né altro. E questa cosa lascia l'amaro in bocca perché è il motivo principale per cui il film non si eleva da 'mediocre' a 'capolavoro'. Perché secondo me è un mancato capolavoro? Bè, direi per il finale eccezionale. Non so, forse sono l'unica ad averlo interpretato così, ma è giusto che ognuno interpreti i film in maniera personale.
Credo che la parte finale in cui lei si salva miracolosamente e si accascia come appunto una barbona al muro, sia il punto chiave del film. Le inquadrature dal basso verso l'alto dei due uomini che entrano per primi nella stazione metropolitana, li rende altezzosi, e soprattutto il gesto di uno di essi che le dà una moneta, come se questo la salvasse da tutte le macabre vicende che ha passato quella notte. Secondo me questo sta a simboleggiare che è inutile che la grande borghesia pensi di 'cavarsi il pensiero' compiendo quel 'generosissimo gesto di umiltà', perché ciò che hanno patito quelle persone non può essere salvato con due euro lasciati giù con disinteresse, e se davvero ci si vuol 'togliere il pensiero' di compiere un gesto umano di solidarietà, occorre fare ben altro.
Il voto comunque è un 6.5/7. Buona anche la recitazione.