Cagliostro 4 / 10 30/07/2017 03:06:41 » Rispondi Che paura! sì davvero che paura che uno script simile abbia trovato i soldi per essere prodotto. La mia stima verso Julie Gayet (già messa a dura prova dalla sua relazione con quella sub specie di nullità che ha massacrato la Francia) vacilla... Il già mediocre "We are what we are" in confronto dovrebbe dovrebbe entrare nel parnaso della cinematografia di genere... La confezione è ottima e Julia Ducournau è brava dietro alla macchina da presa, ma come si scrivono e si sviluppano le storie e i personaggi... questo no, non sa neppure da dove si comincia. Carina l'idea dell'allegoria Horror per narrare il passaggio dall'adolescenza all'età adulta e all'inserimento sociale, ma... ma... resta solo un'idea. Il film si svolge in una settimana, quella dell'iniziazione delle matricole universitarie e:
In una settimana i gay diventano eterosessuali, le vergini diventano troie insaziabili, i vegetariani diventano cannibali e le forbici buone per tagliare sì e no capelli e peli diventano cesoie che amputano dita... se fosse stato tutto un delirio da droghe, almeno le insensatezze del copione (che non si limitano alle ******* che ho appena citato ma che permeano l'intero script) avrebbero trovato una propria giustificazione per quanto fastidiosa. Invece no! un finale tanto prevedibile quanto disturbante (non perché sia scioccante ma perché è così banale, idiota e telefonato oltre che inutile) per la sua presunzione di realità del racconto, distrugge definitivamente un film già di per se molto mal scritto e proprio brutto... la mela non casca mai troppo lontano dall'albero... ma basta!
Julia Ducournau, ne sono certo, potrà regalarci dei bei lavori...se li lascerà scrivere a qualcun altro!