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RAW - UNA CRUDA VERITA' regia di Julia Ducournau

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Larry Filmaiolo     7 / 10  13/06/2017 13:28:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il problema di Raw come di tutti gli pseudo indie usciti in Europa e Usa negli ultimi anni è uno solo: l'hype, una bella mannaia a doppio taglio (già che di macelleria e cannibali si parla) costruito o meno con strategie di marketing che ci pigliano per la gola e ci ingolosiscono, sono una vendetta e un antidoto a un sistema fatto di gente che scarica e basta e non compra un c a z z o-ma non ci dilungheremo né staremo a dire di chi è la colpa o cosa.
Diremo di chi sono i meriti: la regista Ducournau è una gran f.iga, andatevela a vedere e dirige pure bene. Per essere agli inizi. Mescola un po di influenze sgamabilissime, si avvale di ottime foto e ha tra le mani un'altra conturbante e sottilmente perversa bellezza (chiamatemi pazzo, me ne sono innamorato anche se f.iga non è propriamente) l'attrice protagonista.qual è il punto? Perché non sfonda? La sceneggiatura non è un problema, ci sta, il problema è che ci aspettavamo tutti uno schocker o quanto meno qualcosa di vicino al film di genere.ma Raw usa il genere come spunto per costruire un film d'autore (scusatemela) furbetto incentrato sull'idea che il cannibalismo sia la metafora dell'ingresso nella società e nel mondo degli adulti, della professione e del lavoro, dell'acquisizione di un posto ,una posizione che presuppone il cibarsi dell'altro. C'è chi ci sta dentro e chi no e chi prima o poi sfasa. Sullo sfondo tutto il resto delle cosine e dei sani (e non) ormoni che condiscono i racconti di formazione .
Julia c'hai gabbati. ..per metà. . Ma siamo qui ad aspettare che la prossima volta tu lo faccia meglio e ti porti dietro altrettante tipe strane e sexy.
Ah che sfaso il pezzo shock Rap francese.