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JOHNNY FRANK GARRETT'S LAST WORD regia di Simon Rumley

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The Gaunt     6½ / 10  15/06/2017 23:38:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho sempre avuto la netta impressione che nella cultura americana, di fronte ad un fatto di sangue, efferato o meno, ci sia non tanto la necessità di trovare il colpevole quanto il bisogno di trovare un colpevole. La storia di John Franck Garrett sembra costruita apposta per avvalorare tale impressione, in cui per il bene e la tranquillità di un'intera comunità, venga dato in pasto ad una giustizia non certo imparziale il colpevole perfetto, magari come in questo caso, invocando cristi, santi e madonne con buona pace della coscienza.
Simon Rumley non parte da un plot originale, anche perchè tratto da una storia vera, ma lo rende molto interessante perchè per buona parte del film si rimane su una sottile linea di ambivalenza in cui si è portati a credere nella maledizione portata avanti post mortem dallo stesso Garrett oppure dall'emergere di una crisi di coscienza profonda di un'intera comunità che ha preteso il colpevole e lo ha giudicato colpevole mandandolo a morte, malgrado le evidenti contraddizione delle prove. Rumley non si concentra tanto sul cosa racconta, ma sul come lo racconta, attraverso un'esperienza disturbante sia a livello visivo, sia con il buon uso della colonna sonora. Il protagonista é un po' monoespressivo per un personaggio che necessitava di maggiore incisività, tuttavia il film pur non essendo ai livelli migliori del regista, non è niente male.