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A DARK SONG regia di Liam Gavin

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     6 / 10  30/05/2017 09:14:29Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ha del potenziale la pellicola del debuttante Liam Gavin: peccato venga sfruttato solo in parte, lasciando un senso di incompiutezza ad aleggiare attorno ad un rapporto forzato in flemmatica evoluzione e ad un risvolto soprannaturale sporadicamente davvero incisivo.
"A dark song" è lavoro oscuro e claustrofobico, ambientato (quasi) per intero all'interno di un'isolata villa della campagna gallese dove Sophia, madre single col fardello di un gravissimo lutto sulle spalle, convoca e assolda lo scontroso e prepotente occultista Mister Solomon, nel tentativo di interagire con cose generalmente negate a noi comuni mortali.
Tra demoni ed angeli custodi va in scena un rituale dai tempi dilatati in cui si mischiano religione, esoterismo e magia; inizialmente la pellicola si basa moltissimo sulla difficile convivenza tra i due (bravi) protagonisti, per poi scatenare nell'ultima mezz'ora le forze in precedenza invocate. Sicuramente è la parte "terrena" a destare maggiore interesse. La coppia pur vivendo a stretto contatto non concede mai totale fiducia alla sua controparte, non vi è supporto reciproco in quella prigionia e soprattutto l'inganno orienta l'agire. Tuttavia la mancanza del fondamentale clima tensivo è pecca non da poco, a poco servono dialoghi ficcanti e di un comparto tecnico sempre all'altezza.
Il finale poi sembra prendere una bella piega quando il rituale porta a galla cose che era meglio lasciare nella dimensione in cui solitamente albergano, per poi finire maluccio tra buonismi e una chiusa dall'impatto grottesco in cui anzichè commuoversi (presumo fosse quello l'intento) scappa un po' da ridere.