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IT COMES AT NIGHT regia di Trey Edward Shults

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The Gaunt     7½ / 10  01/11/2017 21:26:26Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non è un horror puro, tantomeno un post apocalittico anche se fornisce lo sfondo alla vicenda. Molto alla lontana riprende la tematica di La notte dei morti viventi, ma senza gli zombi. Ciò che interessa è quello che succede all'interno della casa, non tanto quello accade fuori di essa. L'esterno è percepito sempre come una minaccia che può portare solo alla morte, per contagio dal virus o da altri individui disperati che cercano di sopravvivere. Ma anche nella sfera interna, dove l'apparente saldezza del nucleo familiare offre speranza e rifugio, ci sono gli stessi pericoli.
It comes at night è un film sulla disgregazione dei due nuclei familiari che cercano di trovare un'armonia ma non la raggiungono. I conflitti non sono mai violenti come nel film di Romero, semmai si assiste ad un lento ma inesorabile logorio che nasce dal quotidiano, molto più sottile ed infido. Se nel precedente Krisha il singolo individuo era il detonatore per svelare le disfunzionalità familiari, qui sono due nuclei che lentamente arrivano al punto di rottura.
Trey Edward Shults è decisamente un regista da tenere d'occhio anche per la sua capacità di lavorare bene con budget molto risicati. Una regia più classica rispetto al suo esordio ma con momenti angoscianti frutto di alcune buone soluzioni come quel lungo corridoio buio che conduce alla porta rossa, utile inoltre nei momenti più onirici che offrono sfumature horror al film. Bravi anche gli attori a delineare i personaggi, agendo anche in sottrazione (la famiglia di Will) per dare più tensione reciproca all'interno della casa. Un film anomalo dove al suo interno ci sono più generi, ben assemblati tra loro, dal risultato finale più che apprezzabile. Estremamente inadatto ai bimbominkia.