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I PUFFI: VIAGGIO NELLA FORESTA SEGRETA regia di Kelly Asbury

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Testu     5½ / 10  07/05/2017 03:01:36Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esile e banale e con una Puffetta che se non sbaglio era già stata sfruttata nel film precedente come perno della vicenda.

Manca del tutto l'atmosfera originale, sostituita da una, per quanto naturalistica, visibilmente americana in alcuni atteggiamenti ostentati e in alcuni interessi sportivi. Ora... pur non essendo lo spettatore di riferimento, non posso negare che mi è dispiaciuto vedere come non si sia nemmeno cercato di frenare la deriva modernizzate.

I primi due film Live mi sono rifiutato di vederli già dopo aver visionato trailer e manifesti, il conato era dietro l'angolo, a questo prodotto invece mi sono approcciato con cauta fiducia vista l'ambientazione non urbana. Perdendo gli attori umani, la grafica computerizzata è migliorata di molto, più morbida e gradevole per le creature blu, azzeccata, ma a mancare è del tutto lo stile medievale e la voglia di andare oltre il compitino. Il film è una fiaba generica di serie B, pieno di roba moderna e dove non ci sono oggetti elettronici ci pensano animali assurdi stile Flintstones. Delle creature di Peyo viene stravolto tutto, Gargamella non se li vuole mangiare più, Puffetta ha capacità nuove che stridono pure col suo cambiamento in buona, esistono donne puffo naturali, alcuni puffi nuovi hanno nomi semplicemente demenziali e la colonna sonora è un orripilante mix da discoteca. Chi ha avuto l'idea di mettere gli Eiffel65, che sono pure l'esempio migliore, meriterebbe di essere preso a calci. Tra i lati positivi i protagonisti sono resi sufficientemente bene, e alcuni sono stati un pò più caratterizzati, Quattrocchi in origine per essere un assistente secchione non faceva altro che lo spacciatore di enciclopedie e subito dopo il satellite cadente, l'idea di nerdizzarlo e aumentare l'affinità con gli altri non è malvagia, anche se è stato troppo alleggerito sullo storico fronte polemico, come voce comunque, Garbolino anche se profondamente diverso dall'originale, gli dona (contrariamente a Lepore su Gargamella). Per il resto, per fortuna le amazzoni e l'alone femminista tanto di moda si sono rivelati non troppo invadenti. Rimane la tenerezza di base e si amplia il lato comico, con battute, specie del caro mago malvagio (e iperattivo), abbastanza tristi.

Penso piacerà ai più piccoli ed è questo l'importante, ma rimane un prodotto mediocre nell'animo nonostante i buoni mezzi tecnici. Perlomeno le serie tv in passato pur aggiungendo roba e allegerendo i toni rimanevano neutrali e fedeli quanto possibile. Questo film invece urla modernità quasi avesse paura di essere etichettato come antiquato.
Testu  07/05/2017 17:58:52Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
che poi Gargamella in alternativa oltre a mangiarseli voleva ricavarci l'oro , una motivazione più vicina ai fumetti originali, da dove cavolo gli è uscita l'estrazione della magia? Di poteri a parte la longevità non ne hanno e quest'ultima mi pare di ricordare sia grazie a un artefatto nascosto.

Ah già sarebbe stato più difficile uscirsene con quel finale forzato e riciclato...



A gente che altrove ci vede messaggi profondi nel viaggio, ricorderei che la storia è tutto tranne che inedita.