caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GHOST IN THE SHELL (2017) regia di Rupert Sanders

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Manticora     8 / 10  06/04/2017 17:20:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Con la visione di ghost in the shell una cosa per me è diventata assodata, il pubblico americano e la critica in generale, non capiscono NIENTE di trasposizioni, citazioni, omaggi, spirito. Non tralascio il fatto che i critici non hanno mai letto o visto NIENTE che riguardi Ghost in the shell, d'altronde in casa nostra ho letto rece di gente che parla dell'aspetto EROTICO delle calze di Motoko nell'anime, quando le suddette calze sono STIVALI CON GAMBALE PORTA PISTOLA.... una superficialità mai vista.
Non mi stupisco, il manga di Shirow, lo conoscono in pochi, il suddetto è un opera che anticipa il cyberpunk, ma non è eccezionale, troppa comicità, disegno non eccezionale, inoltre essendo un insieme di storie spesso si perde il punto. L'anime è un alta cosa, opera matura, adulta, filosofica ma senza essere pedante, il film prende tutte le qualità dell'anime, sviluppando ulteriormente l'origine del maggiore, è qui gli sceneggiatori hanno del piccoli ma concentrati lampi di genio, che mi hanno intrigato non poco.
Punto primo, il fatto che Scarlett Johanson sia occidentale c'entra con il fatto che è un cyborg, sveglia gente! una giovane ragazza chiamata Mila Kilian prima di essere

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
L'inizio è notevole, con l'assemblamento del corpo, come nell'anime, l'ottima score di Clint Mansell è una marcia in più, che aiuta ad entrare nell'atmosfera del film.
Punto secondo, un casting così azzeccato difficilmente me lo ricordo, Scarlett ok, per Batou Pilou Asbaek, attore danese, completamente TRASFORMATO per il ruolo, inoltre la genesi degli occhi bionici è azzeccatissima. Chin Han come Togusa altra ottima scelta, il suo ruolo più importante oltre che in contagion era nel cavaliere oscuro. Juliette Binonche come dottoressa Ouelet ha il suo perchè, l'altra interprete femminile è Danusia Samal, membro della sezione 9, nel ruolo di Ladriya, un pò ridotto il suo ruolo ma funzionale. Ishikava alias Lasarus Ratuere è più giovane, è ha un ruolo minore, ma anch'esso funzionale.Yutaka Izumihara, giapponese come Saito, azzeccato. Cutter interpretato da Peter Ferdinando, già visto nel primo film di Sanders, scelta più che buona. Christopher Obi come Borma, infine il grande Takeshi Kitano, alias Aramaki, probabilmente assieme alla Johanson la migliore scelta del casting. Il fatto che parli sempre in giapponese e si comporti come un vecchio ma innocuo jakuza l'ha reso ancora più interessante d'altronde niente e come sembra...
"mai mandare dei conigli a dare la caccia ad una volpe!" dice Aramaki

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Dimenticavo Kuze, alias Michel Piccoli, alias il signore dei pupazzi, o anche l'uomo che ride, scegliete voi, l'antitesi di Motoko, in realtà

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Punto tre, ambientazioni, scenografie, costumi: Sanders dimostra si saper estrarre più di quanto immaginavo da un budget di 110 milioni di dollari, ovviamente girare in Nuova Zelanda ha pagato, tutto ha un senso, inoltre gli effetti speciali sono curati dalla Weta Digital, e si vede, la factory dimostra ancora una volta di essere la PRIMA in tutto. Insomma per una storia che si discosta dall'anime per parlare delle origini di Kusanaji ci sono delle scene di rara bellezza che ne abbracciano l'interezza, un cortile urbano che imprigiona uno quadrato di cielo, il riflesso del maggiore sull'acqua, la mimetizzazione termo-ottica, i glich ovvero i ricordi che appaiono e scomppaiono, tutto questo è ghost in the shell, quello che è sempre stato e sempre sarà, UN ICONA, sta agli asiatici giudicare, con più profondità e rispetto, ciò che yankee e pseudo-critici non hanno mai compreso.
"ora so chi sono, e cosa devo fare"
Finale con la music open originale dell'anime, e capisci che Sanders ha capito il GHOST di un anime inarrivabile, e non è poco...
Eleanor_Rigby  06/04/2017 19:20:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No, sei fuori. Sei fuori nel senso letterale, sei nella parte esterna del concetto di Ghost. Sanders traspone solamente la parte action portando alcuni richiami all'opera generale ma non guida mai lo spettatore a domandarsi: "Ma che cosa è la coscienza?". Estromette il Puppet Master, ovvero un programma senziente generato dalle informazioni che chiede asilo all'umanità. Dunque nel film non viene mai messo in discussione il significato di vita nel momento in cui il tecnologico e il biologico si confondono.
Non hai torto sui punti da te citati ma sono marginali, sono fuori rispetto al GHOST, è un'altro concetto che andava trasmesso in un altro modo.
Vlad Utosh  06/04/2017 19:32:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quindi sto film è molto Shell e poco Ghost :)
Eleanor_Rigby  06/04/2017 19:38:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Esattamente, se così si può dire. Abbastanza ben riuscito questo SHELL anche se manca la contrapposizione tecnologia/degrado umano la quale è appena accennata e mai si fa asfissiante. Poteva essere chiamato Cyberpunk 2077 senza scomodare Motoko.
Manticora  07/04/2017 10:17:48Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Si va be!Il concetto di ghost è estrapolato bene, soprattutto per un pubblico generalista e ignorante in materia. Poi tra le polemiche sull'attrice NON ORIENTALE e altre amenità non puoi certo aspettarti la COMPRENSIONE per il pubblico bue USA e getta. Ribadisco, gli yankee possono aspettare robetta come i film disney ì, cose LEGGERMENTE più complesse, anche se con azione e sparatorie non riescono a concepirle.