tylerdurden73 8 / 10 31/03/2017 10:32:23 » Rispondi Allucinante caso di malasanità avvenuto nell'ospedale di Vallo della Lucania ai danni di Francesco Mastrogiovanni. Tutto ha inizio il 31 Luglio 2009 presso una suggestiva spiaggia del Cilento, dove l'uomo in presunto stato confusionale, viene prelevato dalle forze dell'ordine e dal personale sanitario per essere trasportato nel nosocomio salernitano e qui sottoposto ad un TSO (trattamento sanitario obbligatorio). Dopo quattro giorni l'uomo lascerà la struttura cadavere, a seguito di un'agonia, durata come da titolo, 87 ore. La documentarista Costanza Quatriglio si affida alle spietate immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso per mostrare lo struggente calvario di un paziente abbandonato al proprio destino. Sedato, legato nudo al letto (o "contenuto" secondo terminologia medica), privato di cibo ed acqua, infine stroncato da un edema polmonare del quale nessuno -tra ben sei medici e dodici infermieri- aveva minimamente sospettato. Non è una storia di abusi fisici, ma di disumana indifferenza. Palese è infatti la sofferenza dell'uomo, la sua "fame d'aria" che avrebbe dovuto allarmare riguardo condizioni fisiche preoccupanti clamorosamente ignorate. Duro ma necessario atto d'accusa quello della Quatriglio, decisa a ricordare come certi sconvolgenti casi avvengano tutt'ora anche nella "civilissima" Italia; brava poi l'autrice ad evitare sotterfugi ricattatori. Si sa poco dello sfortunato protagonista, giusto un'infarinatura suggerita da brevi interviste ai famigliari a loro volta raggirati dall' inqualificabile comportamento dello staff medico. Non ha fondamentalmente importanza cosa facesse Francesco e se fosse più o meno "disturbato", semplicemente era un uomo in difficoltà e come tale avrebbe meritato di essere trattato.