mame32 7½ / 10 15/05/2017 16:25:45 » Rispondi Partiamo dalle basi. Si può capire visionando prequel e film del filone principale come RS abbia voluto differenziare i due tipi di materiale (il che è perfettamente giustificato a mio parere), confinando il primo nel genere sci-fi, dovendo essere un incipit che abbia la funzione di introdurre lo spettatore allo xenomorfo (il vero soggetto di ALien)..a quello che sarà il cult (un vero e proprio HORROR con ambientazioni sci-fi). Da questo ne deriva che in Alien-covenant: a- si ha un appiattimento nell'importanza scenica dei personaggi, nella quale non può spiccare la figura di un "eroe/eroina" (come poi sarà la Sigourney, sarebbe un elemento che andrebbe a creare ridondanza nelle due tipologie di film) ;
anzi il regista ha creato un antagonista principale in contapposizione alla Ripley
b-vi sono due piani paralleli. Quello descrittivo, che ha la funzione di spiegarne gli aspetti mancanti e quello horror, che non la fa da padrone, ma fa da tramite con la storia che verrà (vedi a livello di immagine gli omaggi a scene cult come quella del laboratorio e dell'eliminazione dell'ultimo xenomorfo). Il senso di claustrofobia e prigionia non possono chiaramente predominare, ma sono circoscritte a singoli episodi. E' un procedimento che rispetta l'idea artistica del regista;
Gli ingegneri si sono rivelati meri esseri extraterrestri uguali a noi. Hanno creato questa sostanza capace di modificare la struttura genetica di ogni essere animale dando vita ad un'arma di distruzione di massa perfetta.
Bello l'inserimento dell'androide senziente, che dal padrone ha ereditato lo scopo intrinseco in ogni forma di vita, la volontà di essere creatore. Darà alla luce un essere perfetto, figlio dalla solitudine e dalla causa vendicativa portata avanti dalla Dtt.sa Elizabeth Shaw, che subirà le conseguenze della propria curiosità per mado di una macchina creata dalle "sue" stesse mani, in un gioco contoro e diabolico di contrappasso.
In sintesi, non è certo un film innovativo, ma sicuramente una pellicola ben accolta, necessaria in questa storia e ben girata con attori credibili e una bella fotografia. Penso che la scelta di RS sia stata corretta (la saga alien c'è già e non avrebbe senso screditarla con un prequel). Questo non è ancora ALien, ci sta accompagnando passo passo nei più oscuri ed infernali corridoi della Covenant, in attesa del V capitolo della saga che sembra voglia mantenere a marchio Scott..?
PS* altissima qualità nell'omaggio ad Arnold Böcklin, "L'isola dei morti" (omaggiato anche dallo stesso Giger con una sua opera), che mi è subito fleshato in mente, ricreato nella scena in cui viene inquadrato il giardino dove viene sepolta la dottoressa e scempio del genocidio. Questo costa un mezzo punto in più.
Mildhouse 15/05/2017 18:23:22 » Rispondi Anch'io quando ho riconosciuto il riferimento al quadro ho baciato le mani.