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OTTO SOTTO UN TETTO - STAGIONE 1 regia di Joel Zwick, Richard Correll, James O'Keefe, Peter Baldwin, John Bowab

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Testu     6½ / 10  16/03/2017 17:38:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Insieme alla Tata, questa fu la serie preferita della mia infanzia. Ancora adesso si può dire che il personaggio di Steve Urkel sia più vivo che mai nei miei ricordi, ma anche al tempo erano lampanti la generale mediocrità, il buonismo vuoto e la frammentarietà della direzione, in parte per problemi vari col cast, dovuti a questioni private e di salute.

Partiamo col dire che della famiglia Winslow di otto elementi se ne vedranno presto solo 5... a cui si aggiungerà Steve, che da elemento intrusivo divenne in breve una presenza costante, per non dire il vero protagonista, intorno a cui ruoterà, insieme ai contrasti col grosso capofamiglia Carl, tutta la serie.

Quella che era partita come una tipica commedia familiare divenne ben presto un ripetitivo momento rivalsa del giovane nerd nero, sempre pieno di buone intenzioni e ricco elargitore di disastri fantozziani. Questa incrollabile anima candida farà fare più volte esami di coscienza a qualcuno, specialmente al capofamiglia e sua figlia, l'amata (e s.t.r...onza) Laura, ed entrambi non avrebbero neanche tutti i torti a mandarlo a quel paese, se non eccedessero ogni volta con rabbia il primo e con acidità la seconda.

Se da un lato la serie trovò, in una riduzone del personale, la sua spontanea identità, inutile dire che trascinare le stagioni per troppo tempo causò danni. Per allungare il brodo si cominciò a puntare su cose ridicole, infatti il maggior emblema del declino della serie è la camera genetico-trasformativa inventata da Steve per diventare, in stile dottor Jerryl, il suo alter-ego fascinoso Stefàn, e da li attuare parodie vere e proprie, tipo quella di Bruce Lee. La cosa che più amareggia e che non si sfruttarono pienamente tutte le piste alternative, ad esempio Eddy, il figlio maggiore, egoista e superficiale per quel poco che fa è l'emblema del personaggio contraddittorio e l'amico scemo Waldo venne sprecato per il solito ruolo dato ai tizi mentalmente labili, ovvero dote innata per la cucina, come bastasse l'intuito. Poco meglio andava con la signora Winslow e la nonna, sagge e piacevoli anche se sottosfruttate anche loro.


Il tutto si riduceva presto in un già visto, con Steve sempre più massiccio e meno adatto al ruolo, con le tipiche puntate promozionali di Disney world di quei tempi. Eppure, per molto tempo la serie riuscì a sorreggersi sulle sue gambe, probabilmente finchè vi era abbondantemente il personaggio di Myra. Questa curvona bassetta yandere per Steve per quanto poco credibile aveva un po migliorato la situazione, la sua vincita era persino auspicabile, ma tra scelte diverse e problemi di salute, la serie tv non potè far altro che raschiare il fondo col messaggio "in amore chi la dura la vince" e "persino un tipo superficiale e truffaldino può svegliarsi e diventare un buon tutore dell'ordine".... seeee






Va beh... tagliando corto, affettivamente gli darei 9, non scherzo, ma onestamente è una serie zeppa di problemi e mancanze. Peccato, me la porterò comunque sempre nel cuore, c'è poco da fare. Mi chiedo se Jaleel White sputi ancora sul suo vecchio ruolo visto che la cosa migliore che ha fatto da allora è il doppiaggio di Sonic il riccio.