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RICK AND MORTY - STAGIONE 1 regia di Stephen Sandoval, Justin Roiland, John Rice, Jeff Myers, Bryan Newton

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hghgg     8½ / 10  02/05/2017 17:18:55Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
"Rick and Morty" è diventata molto rapidamente una delle mie serie televisive preferite tra quelle scoperte negli ultimi mesi/anni, sarà per il modo meraviglioso e intelligente in cui utilizza la fantascienza, citando, inventando, rimescolando, sorprendendo; non so, sta di fatto che, da amante della fantascienza questa serie la metto lassù, tra le altre che in un modo o nell'altro hanno saputo trattare tanto bene le tematiche sci-fi, dalle irraggiungibili "X-Files" e "Black Mirror" passando per il mondo di "Ghost in the Shell" e per quello di "Neon Genesis Evangelion".

Se lo merita "Rick and Morty" perché se è vero che spesso è un frullato di citazioni e rimandi a tanti film sci-fi e non solo è anche vero che le idee con cui riesce a rendere originale, spassoso o perché no geniale questo citazionismo sono tante e partendo dallo spunto e dal film citato di turno riesce sempre a creare qualcosa di personale, a volte assolutamente originale, con avventure che sanno far divertire, riflettere e soprattutto, molto spesso, sorprendere. E poi il telaio di rimandi e citazioni così ben cucito è semplicemente meraviglioso perché regala spunti a non finire.

La stessa materia fantascientifica regala soluzioni praticamente infinite, sfruttando non solo teorie viste già tante volte (infiniti universi e mondi, dimensioni parallele, società intergalattiche, infinite razze aliene usate come specchio ulteriore per la società umana) ma utilizzando la fantascienza stessa come base di un principio molto semplice: tutto può essere possibile, è una serie fantascientifica. Rick lo vediamo fare qualsiasi cosa, invenzioni incredibili, viaggi interdimensionali e via dicendo. Forte anche del tono spesso umoristico e comico della serie, sfruttare la libertà che concede la fantascienza è davvero un gioco da ragazzi, e in più questi due ragazzi (Justin Roiland e Dan Harmon) sanno giocare davvero bene.

Ci sono tante cose negli undici episodi che compongono la prima stagione, tra avvenimenti vari, ottime scelte narrative sia comiche che drammatiche, citazionismo intelligente, gag e personaggi infiniti e strampalati, partendo ovviamente dall'incontenibile Rick, sboccato, crudo e folle scienziato pazzo con un grandissimo spessore, personaggio assolutamente memorabile.

Alcuni episodi sono particolarmente riusciti e sono da ricordare secondo me.
Il secondo "Lawnmower Dog" dove più che il distopico colpo di stato canino in se è assolutamente stupenda la messa in scena del mondo onirico con la struttura a matrioska del sogno dentro al sogno dentro al sogno dentro al sogno, molla per un'avventura scritta e animata benissimo con un ritmo eccezionale e un fantastico omaggio a mr. Wes Craven e alla sua più celebre creazione.

Il terzo episodio "Anatomy Park" mi ha colpito ancora di più e lo reputo uno dei migliori visti in "Rick and Morty". Parodia dei viaggi miniaturizzati dentro ad un corpo umano (in questo caso quello non esattamente sano di un barbone) come "Fantastic Voyage" in realtà si rivela come sempre molto di più e quindi, oltre a ricordarmi automaticamente anche la serie animata "Esplorando il corpo umano" ecco che questo episodio, con il suo parco di divertimenti situato proprio all'interno dell'organismo del vagabondo, mi ha regalato un omaggio sublime a "Jurassic Park" film cardine della mia infanzia. E allora eccolo qui, un episodio che fonde benissimo "Jurassic Park" e "Fantastic Voyage" utilizzando in più varie rappresentazioni mostruose delle varie malattie al posto dei dinosauri, con Miss Epatite C (rappresentazione grafica tra l'altro splendida http://vignette3.wikia.nocookie.net/rickandmorty/images/c/c3/Anatomy_Park_42.png/revision/latest?cb=20160913195016) a fare la parte del Tirannosauro che salva tutti. Bellissimo.

E ovviamente, infine (si fa per dire, anche il trittico finale di episodi meriterebbe svariate righe, uno più bello dell'altro), nota di merito allo stupendo "Rick Potion #9" sesto e migliore episodio a mio avviso di questa prima stagione. Un episodio coraggioso, dove tutto invece di risolversi va sempre più a ramengo, arrivando a costringere Rick alla più estrema delle soluzioni, con un finale intenso e spiazzante. Il mondo ridotto ad un ammasso di Cronenberg, o meglio di creature "alla Cronenberg" ecco. Lo splendido omaggio al grande regista canadese fa anche molto ridere ma poi nel finale si rivela il capolavoro, la struttura narrativa e la forza visiva di questo episodio sono eccellenti. Fantastico. La continuity di "Rick and Morty" poi farà si che sentiremo ancora parlare di quella che ormai è la "Dimensione dei Cronenberg" e sentiremo ancora parlare dello shockante finale di questo episodio.

I limiti ? Be forse è davvero troppo ripetitivo l'utilizzo del solito canovaccio crisi, lite e riappacificazione che coinvolge quasi sempre Beth (figlia di Rick e madre di Morty) e suo marito, anche se dalla seconda stagione il tutto risulterà meglio inserito nella storia centrale. Ma ci trovo generalmente pochi difetti, è stato fatto un buon lavoro sui personaggi, anche sullo sviluppo delle loro psicologie.

Ultima nota: Beth è doppiata in originale da Sarah Chalke, persona di cui ho grande stima e indimenticabile Elliot Reed di "Scrubs", fantascienza a parte uno degli altri motivi principali che mi hanno spinto ad iniziare "Rick and Morty" quindi grazie, un'altra volta, Sarah perché "Rick and Morty" è fantastica.
John Carpenter  02/05/2017 22:34:59Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il sesto episodio è una roba terrificante!!!
ti sei comunque scordato la citazione di Mad Max alla fine dell'episodio
hghgg  02/05/2017 23:06:14Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
No non l'ho scordata è che fa parte delle mille citazioni sparse tra tutti gli episodi della serie, a me interessava giusto fare un plauso a quella geniale e dici bene terrificante (anche per il finale...) trovata del mondo di Cronenberg ;) Capolavoro (l'episodio), ottima la serie.
carsit  14/12/2017 10:29:11Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
la stavo recuperando in questi giorni (ho visto oggi l'episodio di Croneneberg) e devo dire che sono rimasto di sasso di fronte all'ottimo lavoro fatto.
Sono sempre stato insensibile a Netflix e la generalizzata moda della serializzazione di un prodotto/opera, ma R&M sta un pochettino facendo traballare le mie "sicurezze".

Unica nota: sono un cane conclamato in inglese e mi tocca seguirla doppiato in italiano (mi sembra un buon doppiaggio, ma tutti mi dicono che in originale ha una marcia in più).
hghgg  16/12/2017 16:02:02Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Magari è vero (è pur sempre stata concepita in quella lingua quindi con annesse considerazioni fonetico-linguistiche del caso con annesso problema che non coinvolge la bravura dei doppiatori ma l'adattamento dei dialoghi) però calcola che ormai il considerare l'originale a prescindere dotato di una marcia in più sta diventando un dogma pari all'esaltazione di ogni sputo di prodotto seriale che ci viene presentato come nuovo grande capolavoro, un'isteria di massa che al contrario di te non mi ha visto sempre insensibile ma che di sicuro mi ha stufato da tempo ormai (non a caso spesso le più recenti serie televisive perdono per me di appeal dopo la prima stagione). Sono poche le serie tv davvero meritevoli di applausi, considerazione e analisi. "Rick and Morty" fa decisamente parte di questa piccola schiera e la sua qualità è talmente evidente che giustamente è stata notata anche da chi come te è diffidente verso la tanto sdoganata serialità televisiva. Ma oh, carsit, d'altronde quando un prodotto è buono è buono a prescindere dal media.

Rimasto di sasso è una bella espressione, rende bene l'idea dell'effetto che può fare, spesso, questo prodotto. Sono rimasto di sasso spesso anche io.