Filman 6 / 10 04/12/2020 14:47:37 » Rispondi Il lavoro di AUS DEM LEBEN DER MARIONETTEN (Un Mondo di Marionette) è più personale e autoreferenziale che artistico o esplorativo: manca il coinvolgimento nelle vicende e nei personaggi con la speranza che la semplice teoria di una mente criminale, senza tutto il contorno, possa reggere l'intero gioco. Ingmar Bergman si sposta dalla sua "confort zone", in cui la depressione è il disturbo e la donna è il soggetto, per interessarsi a qualcosa di molto diverso. Con l'assenza di un costrutto cinematografico dietro, la visione di questo film lascia a stomaco vuoto.