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LUCI D'INVERNO regia di Ingmar Bergman

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Ciumi     9 / 10  13/09/2009 18:58:19Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
E' quella di dio, la luce nordica, d'inverno. Una chiesetta semideserta, un pastore senza fede, una donna atea che lo tormenta con proposte amorose, un parroco preso da nevrosi da bomba atomica, la strada di casa immersa in un algore niveo, spoglio, silenzioso. Il pastore non sa più infondere conforto. Il parroco si toglie la vita dopo essersi confidato con lui. La messa conclusiva si svolge tra un uomo e una donna soltanto.
Una poesia difficilissima e recitata con poche e semplici parole, che narra d'una coscienza afflitta dall'orrore di una luce gelida e assente che è più terrificante dell'oscurità, e che coincide col nulla. Il più essenziale dei film di Bergman. Il meno criptico e il meno figurativo. Forse il più vicino al silenzio.

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Ciumi  26/01/2010 07:17:28Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Mi correggo: un parrocchiano, non un parroco.