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FALCHI regia di Toni D'Angelo

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Attila 2     7 / 10  19/02/2019 13:50:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Grande esordio alla regia del figlio di Nino D'angelo,che supera i possibili pregiudizi di "raccomandato,figlio di papa'" sfrornando un film che e' la cosa piu' lontana da quelli che faceva suo padre.Una storia di due poliziotti "maledetti"alla Cattivo Tenente di Harvey Keitel.Uno che e' caduto in depressione per aver ucciso un'innocente in un operazione di polizia e l'altro dedito all'orrorifca attivita' di allenatore di cani da combattimento,comandati da un Capo,corrotto e affiliato alla malavita.Sfogano la loro frustazione,con "abusi di potere" e comportamenti sopra le righe per dei poliziotti.Finche non arriva per entrambi una possibilita' di redenzione,perche' come dice Stefani Sandrelli parlando con Peppe "tutti meritano una seconda possibilita'".Questa seconda possibilita' Toni D'Angelo la costruisce beneper entrambi i personaggi.....

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER i Due personaggi sono molto ben definiti,con i loro demoni,le loro paure la loro disperazione,e anche la trasformazione graduale dei due e' ben articolata e ben raccontata.D'Angelo,ci porta dentro l'animo dei due protagonsti e insieme a loro ci fa rivedere la luce.QUando anche la loro amicizia,unica cosa che gli era rimasta nella vita,viene messa a dura prova,nonostante sembra possa crollare , riesce invece,alla fine,a restare comunque in piedi.Il finale e' bellissimo. ..i due nonostante la loro redenzione e presa di coscienza,finiscono per pagare il loro modo di vivere dissennato e senza scrupoli,ma come detto tutti meritano una seconda possibilita',e quel fischio che richiama Mala alla spiaggia,e' il fischio della speranza e della possibilita' di redenzione. Cerlino e' un grande attore,perche' quando si e' abituati e si collega , ovviamente,un attore a un personaggio che lo ha caratterizzato come Don Pietro Savastano,non e' facile riuscire,quando si interpreta un altro ruolo a smettere i panni del proprio personaggio principale,lui ci riesce benissimo e da di se una nuova versione,bravo.Grande' anche D'Angelo.Quando un figlio d'arte va,gia' al primo colpo,oltre a quello che ha fatto suo padre,e si distacca immediatamente dalla sua ombra in maniera netta e con una proprio impronta.