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DONNE IN ATTESA regia di Ingmar Bergman

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BlackNight90     6 / 10  02/05/2011 01:05:22Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Bergman veste qui i panni femminili ma sembra che non siano della sua misura, troppo ingombranti, troppo pesanti, non gli si addicono, o meglio, la pesantezza gli si addice, fa parte di lui, ma il colore è solo il rosa, non gli sta tanto bene, del resto lui le donne non le ha mai capite, ma chi puo dire di aver avuto questa (s)fortuna?
Il presente di queste donne è un'attesa che fa a pugni coi ricordi del passato, ma si ferma lì: malinconia borghese, frustrazione repressa, speranze, dolore e insicurezza sono alcuni aspetti della donne che emergono dalla superficie dei loro bei volti scandinavi, ma rimangono lì, Bergman prova tirarli fuori ma sono troppo frammentari, non hanno la forza dell'unità per restare a galla e si perdono tra gli sbadigli.
Frammentaria è anche la composizione del film e delle sue tonalità, c'è il ricordo in chiaroscuro, muto e quasi onirico, c'è il ricordo comico, buffo perché divertente e con una traccia profonda di amarezza, c'è infine il presente che appartiene alla giovinezza ed è il tempo per ripetere gli errori fatti dai grandi, in un ciclo di illusioni che dura da quando c'è l'uomo.