---- COMMENTO CON SPOILER ----- Finalmente esce anche da noi l'ultimo lavoro acclamato di Barry Jenkins, vincitore del miglior film agli ultimi Golden Globe e di tanti altri premi nei festival in giro per il mondo, conquistando i favori della critica. La pellicola racconta la progressiva scoperta dell'identità per un ragazzo di colore, in un ambiente che ti cambia, ti trasforma, quello della comunità afro-americana, in cui bisogna sopravvivere e nascondere certe "debolezze". I primi due atti raccontano, appunto, la consapevolezza del protagonista prima a 9, da bambino si rifugerà da uno spacciatore che lo prenderà sotto la sua ala protettiva, poi a 16 anni, in piena adolescenza con tutti i problemi che un ragazzo può avere, tra cui la tossicodipendenza della madre, emarginazione e bullismo a scuola, che terminerà con una scena di grande impatto. Nell'ultimo atto, Chiron è diventato adulto, soprannominato da tutti Black, un criminale rispettato (con i denti d'oro), improvvisamente ritrova il compagno di cui era innamorato e la facciata che si era costruito cade. C'è un ritorno alle origini, ritornano i silenzi di quando era bambino e l'imbarazzo di quando era adolescente, fino ad un commovente e liberatorio finale. Il regista scava bene nel profondo, "Moonlight" è un potente e allo stesso tempo delicato dramma intimista, spogliato di quei classicismi gangsta che puoi trovare in film simbolo come "Nella giungla di cemento" o "Boyz in the Hood". Grande cast, dai tre attori che impersonano Chiron ai comprimari, i bravissimi Mahershala Ali (chi guarda "House of Cards" lo riconoscerà) e Janelle Monáe, rispettivamente nei panni dello spacciatore e della compagna cui il protagonista va a rifugiarsi nei momenti di sconforto; inoltre grande performance di Naomi Harris nei panni della madre tossica e assente del protagonista. "Moonlight" è un film importante, soprattutto per la comunità afro-americana, ma se devo fare un appunto al bravissimo regista, è che forse in certe situazioni poteva andarci più pesante, rimane sempre abbastanza delicato, anche se forse questo è uno dei marchi di fabbrica della pellicola.
Kater 19/02/2017 19:59:48 » Rispondi Commento modificato. Se per commentare il film ti è necessario raccontare parte della trama avvisa almeno il lettore. Grazie.
Rollo Tommasi 23/02/2017 19:02:41 » Rispondi Bah.. Io ho trovato che il messaggio di denuncia del film fosse sterile e poco incisivo. La bravura di Mahershala Ali in che consiste, nella linguetta sorniona o nel modoparticolare in cui spaccia droga?? I gusti sono fondamentalmente soggettivi. Avevi dichiarato lo spoiler, quindi ti sei comportato correttamente con gli utenti..
VincVega 25/02/2017 12:47:51 » Rispondi A distanza di giorni mi sono reso conto che il 7 e mezzo è troppo, è un film fondamentalmente sopravvalutato, forse negli Stati Uniti il messaggio è più sentito per la comunità nera, per quello che ha avuto tantissime recensioni critiche molto positive. Comunque un 6- 6 e mezzo lo merita.