logicman 6½ / 10 06/02/2017 12:57:16 » Rispondi E' scontato elogiare l'interpretazione di McAvoy, anche se sarebbe stato preferibile vederlo in lingua originale per apprezare la performance. Un plauso ai doppiatori comunque bravissimi. Il film si regge ottimamente per tre quarti, per poi sciogliersi e banalizzarsi un pò. Incredibile come delle pellicole con dei plot così interessanti non sappiano mantenere una costanza dall'inizio e, soprattutto, alla fine. Teso, ma mai raccapricciante, anche quando avrebbe potuto diventarlo.
gano 06/02/2017 15:56:54 » Rispondi niente plauso ai doppiatori..I doppiatori non devono esistere..!!! Recitare e' come cantare se non piu' complesso e personale..I cantanti non sono doppiati.
eruyomè 06/02/2017 21:46:29 » Rispondi Ma anche no. Fortuna che ci sono, e abbiamo pure i più bravi. Non tolgono mica niente a chi vuole la lingua originale eh, liberissimi...
gano 07/02/2017 09:29:38 » Rispondi non tolgono niente dici? prova a parlarne con un attore oppure prova a vederti film in lingua originale e vedrai quanto tolgono..
76mm 07/02/2017 15:00:19 » Rispondi Doppiaggio sì/doppiaggio no, vecchia diatriba. Entrambe le “scuole” hanno le loro buone ragioni, che provo a riassumere. Pro doppiaggio: - per seguire i film in lingua originale occorre una conoscenza da madrelingua o quasi altrimenti molti passaggi dei dialoghi vanno irrimediabilmente persi. - si può ovviare con i sottotitoli ma seguire sia le immagini che i sottotitoli contemporaneamente può risultare snervante e si rischia di non godere appieno della bellezza delle inquadrature. - alcuni attori recitano troppo rapidamente per essere sottotitolati oppure in alcune occasioni i dialoghi sono particolarmente serrati e si accavallano…in questi casi mettere continuamente in pausa le scene per leggere i fulminei sottotitoli è un oltraggio contro la godibilità dell’opera. Pro lingua originale: - l’uso che un attore può fare della propria voce è parte integrante della sua capacità recitativa, forse non ha l’importanza che può avere per un cantante, ma è comunque un fondamentale metro di valutazione della performance, impossibile valutare appieno la bravura di un attore se lo si vede solo doppiato. - molti dialoghi in lingua originale (specialmente quelli basati su giochi di parole o espressioni gergali) sono intraducibili in altre lingue, per cui spesso i doppiatori sono costretti a cambiare completamente il senso di alcune battute, e di conseguenza, a volte, il senso complessivo dei dialoghi. - alcuni attori, specialmente quelli che hanno un doppiatore fisso, sono identificati col timbro e il modo di palare del loro doppiatore, ma spesso in originale parlano in modo tutto diverso (penso ad esempio a come Ferruccio Amendola, seppur bravissimo e fiore all’occhiello dei doppiatori nostrani, abbia completamente snaturato il timbro di voce e il modo di parlare dei vari De Niro, Hoffman, Stallone ecc.)…inoltre sembra che i personaggi dei vari film parlino sempre allo stesso modo in tutte le pellicole e l’effetto è straniante, mentre in originale si può meglio cogliere lo sforzo dell’attore nel voler dare ogni volta qualche sfumatura diversa alla sua parlata, modificando la pronuncia, l’accento ecc. - alcuni film non possono, per come sono strutturati (penso ai film dove si mescolano più lingue o vari dialetti e slang originali), essere doppiati senza che l’effetto risulti ridicolo…mi spiego, se in un film americano abbiamo alcuni personaggi che parlano con l’accento di New York, altri con l’accento texano e altri con l’accento canadese e tu nel doppiaggio fai parlare uno in veneto, uno in romanesco e uno in napoletano l’effetto è oggettivamente raccapricciante. - spesso nei doppiaggi c’è troppa libertà di adattamento dei dialoghi, anche dove non ce ne sarebbe bisogno…credo che i doppiatori dovrebbero cercare, salvo dove risulti oggettivamente impossibile (vedi i punti precedenti), di rispettare alla lettera il parlato originale, ma per esigenze spesso puramente commerciali non lo fanno, ad esempio se nel parlato originale c’è un riferimento culturale che i doppiatori pensano che il pubblico non sia in grado di cogliere perché troppo legato ad una cultura diversa lo tolgono oppure lo sostituiscono con uno di più facile fruizione...non si dovrebbe fare a mio avviso - un cattivo doppiaggio può rovinare un film (vedi il recente Silence di Scorsese)
Io personalmente sono pro-lingua originale sottotitolata e con l’avvento dei dvd penso che tutti possano trovare pane per i loro denti. Per concludere, credo che nel film in questione il doppiaggio, per quanto adeguato, abbia vanificato moltissimo gli sforzi di McAvoy.
gano 09/02/2017 13:33:34 » Rispondi Apprezzo il tuo commento. rispondo al pro doppiaggio: - coi sottotitoli non occorre alcuna conoscenza della madrelingua. Basta abituarsi alla lettura istantanea. I sottotitoli sono battute non pagine di un libro. - l'occhio vede il complesso schermo e testo e non solo il testo. Col tempo ci si abitua a leggere istantaneamente ed a un certo punto i sottotitoli non ti serviranno più in quanto riesci a capire tutto solo dalla voce (almeno in inglese). - beh meglio perdersi una battuta super veloce in un film che avere un riadattamento completo del testo originale. Sono 10 anni che non vedo film doppiati e non ho mai avuto questo problema.
ps: immaginati benigni che dice "buongiorno principessa" doppiato da un crucco :p
Cheers :)
76mm 10/02/2017 10:31:40 » Rispondi Guarda io sono d’accordo con te in tutto e per tutto…anche per me con l’avvento dei dvd la visione originale sottotitolata è diventata d’obbligo…anche, per dire, nel caso dei film orientali dove non capisco una parola del parlato originale (quanto sono ridicoli i cinesi/giapponesi doppiati in italiano?) Ormai il mio occhio si è abituato a guardare le immagini e seguire i sottotitoli contemporaneamente, se poi per leggere i sottotitoli mi perdo un fringuello sullo sfondo che vola da un ramo all’altro pazienza. Però, per la sopravvivenza stessa del cinema, è necessario che almeno nelle sale i film continuino ad uscire doppiati…la lettura dei sottotitoli richiede un impegno che il 90% degli utenti delle sale cinematografiche non avrà mai voglia di mettere, soprattutto se non capiscono una parola della lingua originale…per le persone di una certa età (anche loro vanno al cinema per fortuna) posso anche giustificarlo onestamente… Certo che qualche sala in più adibita alle proiezioni in lingua originale non sarebbe male, da qualche parte sta prendendo piede. Ciao
Strix 09/02/2017 16:11:23 » Rispondi L'ideale sarebbe vedere prima il film in italiano, per godersi la visione nel relax più totale, e successivamente vederlo in lingua originale per cogliere ulteriori sfumature degli attori. Sono 2 scuole diverse che possono coesistere, non deve necessariamente prevalere una su un'altra. E' tutto a discrezione dello spettatore.
gano 10/02/2017 09:36:16 » Rispondi in questo modo continuerá la pigrizia e la cultura dell'intero paese resterá bassa..avere un popolo che conosce perfettamente l inglese aumenta il livello culturale della Nazione e la pone ad un livello superiore..più possibilitá di lavoro, più attrazione internazionale, più investimenti, meno ignoranza, migliore qualitá della vita..e tutto sarebbe possibile in modo semplice e naturale ovvero senza questo stupido e inutile doppiaggio..!!!