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SPLIT regia di M. Night Shyamalan

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76mm     6 / 10  06/02/2017 11:10:43Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
James McAvoy tiene su la baracca con un'interpretazione molto misurata in un ruolo a fortissimo rischio overacting.
Con una performance attoriale troppo enfatica e fuori controllo si sarebbe sfiorato il disastro, visto che per il resto non c'è moltissimo da salvare.
Se da un lato la scelta di Shyamalan di rinunciare al solito twist finale con obbligo di rilettura a posteriori della storia è apprezzabile (francamente aveva rotto), bisogna però riconoscere che un film di questo genere, senza un vero e proprio colpo di scena che ribalti un po' le carte in tavola, rischia di essere troppo prevedibile e infatti tutto va come si intuisce facilmente dopo neanche mezz'ora, lasciando un po' l'amaro in bocca.


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Il sottofinale autocitazionistico, non avendo visto Unbreakable, non ho capito se ha un senso all'interno del film o se è solo un vezzo "autoriale"…nel secondo caso poteva benissimo essere evitato, considerando che il regista si era anche già concesso un cameo non proprio memorabile.
Strix  09/02/2017 16:16:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
il cameo finale neanch'io l'avevo capito, poi ho visto Unbreakable e tutto ha senso, poichè

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76mm  10/02/2017 09:18:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ok grazie!
quindi comunque non è proprio che aggiunga qualcosa al film, ma è un semplice escamotage per introdurre un possibile sequel...come quando ad esempio nei film horror sembra che il cattivo sia morto e poi nell'ultimissima inquadratura ti fanno vedere che in realtà non è morto per farti capire che ci sarà probabilmente un nuovo capitolo...espediente abbastanza penoso a mio parere...
Comunque Unbreakable vedrò di recuperarlo se riesco...ma non è che il buon Shyamalan ha messo questa autocitazione per fare in modo che la gentre corresse a recuperare uno dei suoi film meno famosi? non che ci sia niente di male comunque, se non un po' di parac..aggine:-)

STEn  01/02/2018 00:34:08Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
secondo me non si deve parlare di autocitazione, quanto di cross. Cioè gli spazi narrativi dei due film vengono fatti coincidere. Questo getta anche una luce diversa su tutto il film e sul personaggio di Kevin, rendendo di fatto tutto il film assimilabile ad una storia riguardante la genesi di un supercattivo da fumetto