Banana Pie 6 / 10 16/03/2017 17:08:46 » Rispondi Makoto Shinkai lascia da parte il suo stile più melenso e vaporoso e sforna un titolo di appeal per un pubblico più ampio, e come con il suo Viaggio verso Agartha faceva l'occhiolino a Miyazaki, anche in questo film riprende i temi di un altro regista affermatosi negli ultimi anni, Mamoru Hosoda e il suo La Ragazza che Saltava nel Tempo.
Come al solito il punto forte del regista è la cura nella realizzazione degli sfondi – particolarmente degna di nota una scena nella quale il regista si sbizzarrisce con diverse tecniche d'animazione non convenzionali –, mentre nella stesura della storia si affida a una formula piuttosto classica. Preferendo allo stile più onirico e suggestivo di La Ragazza che Saltava Nel Tempo una trama che si dipana in maniera piuttosto lineare, sebbene relativamente elaborata nell'intreccio.
Per quanto mi riguarda non sono stato particolarmente colpito da questo film, che ho trovato al più gradevole ma non particolarmente memorabile e neppure reso in maniera interessante, ma, dato l'enorme successo riscosso all'interno delle community a tema anime, non posso fare altro che consigliarlo a chi è appassionato di animazione giapponese e che quindi, statistiche alla mano, ha buone possibilità di apprezzarlo più di me.
Rollo Tommasi 19/03/2017 10:36:14 » Rispondi Agartha è stata una delusione, assolutamente non paragonabile all'eccellenza grafica e allo spessore narrativo di Your Name.