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SILENCE regia di Martin Scorsese

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JOKER1926     7 / 10  12/05/2017 01:38:21Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Autore di una serie importante di film, Martin Scorsese, è un cineasta poliedrico; sostanzialmente mai banale.

Dopo le baldorie cinematografiche con il munifico Leonardo di Caprio, Scorsese ritorna ad un tema già trattato, quello inerente alla fede.

"Silence" del 2016 è il viaggio, non solo spirituale, di due preti nelle morse del medievale Giappone. A quei tempi esser intellettuali e innovatori, già nella stessa Europa del tempo, era un'impresa titanica; in Asia, la situazione sembra precipitare ancora di più.
Il film americano è una vera odissea, sia temporale (per lo spettatore) , sia per la portata contenutistica. Un uomo solo (con Dio?) contro un sistema che sembra incarnare il ruolo di una giuria unilaterale.
Si avverte un clima teso, di scarsa speranza e di una fede fondata, quanto mai, più sul sacrificio corporale che di un ideale a lungo raggio.
Bravo Scorsese a creare queste determinate atmosfere con un Andrew Garfield in gamba. Non da buttare, assolutamente lo stesso Driver, anche se la sceneggiatura gioca le sue carte in modo irrimediabile; il peso dell'apparato è affidato a Garfield, colonna portante dell'ordine gesuita in terre asiatiche.

I nei in "Silence" ci sono, alcuni oggettivi, altri meramente soggettivi. Sulla linea del lapalissiano, ad esempio, ci appare smodata la durata del film che si inzuppa, in modo irrimediabile, di ripetitività e di una monotonia (forse perpetrata) ma portata all'eccesso. Sulla scia delle cose più o meno soggettive, da inserire nel corpus critico, il senso del film. Insomma siamo dinanzi ad una riuscitissima illustrazione storica (alcune sequenze sono molto macabre) , ma il dubbio è che il tutto si consumi intorno ad un'icona, quella del prete abiurista , fra controsensi e vaghezza spirituale. Forse troppo poco. La cosa è certamente nello stile di Scorsese, vedi "l'ultima tentazione di Cristo", però il Cinema è fatto anche di traiettorie definite, non solo di linee immaginarie.