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SILENCE regia di Martin Scorsese

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ZanoDenis     7½ / 10  13/01/2017 14:54:12Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Quest'ultima opera di Scorsese mi ha lasciato parecchio interdetto, anche avendo una piccola conoscenza del passato del regista, il film risulta comunque non di facile interpretazione.
Il maestro al suo 25° film ci trasporta in un ambientazione per lui inusuale, il giappone del 1600, dove vi è il tentativo di colonizzazione e predicazione da parte dei cristiani, con conseguenti contromisure, piuttosto dure, prese dai buddisti.
Il film è un crescendo di emozioni negative, tra torture violentissime, psicologicamente devastanti, odio, differenze, forzature, resistenze eroiche, lunghi periodi di prigionia. La tensione emotiva cresce sempre di più, le prediche di padre Rodriguez (un discreto Andrew Garfield, anche se ci avrei visto molti altri attori al suo posto) sembrano infrangersi contro un muro durissimo e invalicabile.
Nella parte finale del film vengono a galla riflessioni interessantissime, il film punta molto sulla fede, ma non è incentrato su di essa, è incentrato sull'uomo, sulla natura umana, sulla visione di un Dio estremamente soggettiva da popolo a popolo.


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A livello visivo Scorsese fa il suo compito, anche se non è geniale come altri suoi lavori, rende comunque molto bene i paesaggi e le ambientazioni orientali.
Bravissima come al solito la Schoonmaker.
Discreta prova attoriale per il cast, un po irritante il doppiaggio italiano di alcuni personaggi giapponesi, ma sorvoliamo.
hghgg  14/01/2017 10:17:49Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non mi convince il cast, ma vedremo Scorsy cosa riuscirà a farci. Invece, da ateo, ho sempre molta attenzione per i film in cui il cattolicissimo Scorsese tratta storie di cristianesimo e non devo, credo, nemmeno citarlo l'altro film in cui lo ha fatto così direttamente. Devo per forza vedermelo in lingua originale perché mi puzza di suo miglior film dal '97 ad oggi. E poi aspetto quel cacchio di "The Irishman" il gangster movie della terza età.
ZanoDenis  14/01/2017 14:03:56Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Anche io mi reputo ateo, peró é sempre un piacere guardare le opere di Scorsese, che sanno di mentalitá molto aperta, questa come L'ultima tentazione riescono anche a stimolarmi molto, anche perché non si limitano a trattare di D.io, ma sono piú introspettive nei confronti dell'uomo stesso.

A me Garfield non ha convinto, ha la faccia da adolescente/belloccio, non mi ha mai dato l'impressione di essere un gesuita, ma vabbé.
ZanoDenis  14/01/2017 15:49:51Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ho scritto in un italiano di merd*a, vabbè mi ero appena svegliato