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ED WOOD regia di Tim Burton

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hghgg     8½ / 10  12/07/2013 18:48:20Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Uno dei migliori film di Timoteo, forse il migliore dopo Edward mani di forbice. Sentito e splendido omaggio ad Edward Wood, effettivamente uno dei più scarsi registi di sempre, ma colmo di amore purissimo per il cinema. Burton ne ripercorre la vita, i primi progetti, l'incontro e la profonda amicizia con Bela Lugosi, attore ormai decaduto, vecchio, sofferente, che collaborerà nei primi 2 film di Wood, le critiche, gli insuccessi, l'irrefrenabile passione, le stramberie, l'incontro con Welles. Tutto è raccontato con mirabile equilibrio tra dramma e ironia, non si può non entrare in empatia con Wood, ammirarne la forza di volontà, sorridere in alcune situazioni palesemente grottesche e divertenti, dispiacersi per i suoi devastanti insuccessi, ridere delle sue messe in scena demenziali e dilettantistiche e dei suoi orridi filmetti, commuoversi alla morte di Bela Lugosi (il che mi porta alla mente i Bauhaus ma questa è un'altra storia...) Sceneggiatura e regia di ottimo livello quindi, così come le scenografie, i costumi e la bella fotografia in bianco e nero. Burton riproduce molto bene i disastrosi set del povero Ed (che in fondo, dopo questo film, è diventato un po' la mascotte di tutti i registi :D) altro punto a favore del film. E poi ci sono le interpretazioni. Ottima quella di Depp nei panni di Ed Wood, alla seconda collaborazione con quello che sarà (nel bene o nel male) il suo regista preferito. Tutto il suo campionario espressivo qui rende al meglio, e il buon Gionni è abile ad utilizzare i suoi notevoli tempi comici e il suo campionario di smorfie e simpatia in perfetto equilibrio con le scene drammatiche, altrettanto ben interpretate. Cosa che non riesce più a fare da oltre 10 anni, ma non c'è dubbio che all'epoca di "Ed Wood" fosse un ottimo attore, qui in una delle sue prove migliori. Ma ancora più mirabile e perfetta è la prova di un grandissimo Martin Landau nei panni dell'attore decaduto Bela Lugosi; orgoglioso, depresso, dipendente dai medicinali e sempre più sofferente, fino alla splendida scena della morte, dove lo si vede, mantello da Dracula indosso, in una elegante bara foderata di velluto (non credo sia uno spoiler, che Lugosi sia morto è abbastanza ovvio ;). Un ritratto del vecchio attore sul viale del tramonto che Landau dipinge con maestria da fuoriclasse, da applausi. Buono anche il resto del cast, dalle due donne fatali di Edward, ossia Patricia Arquette e perfino Sarah Jessica Parker, ad un mirabile Vincent D'Onofrio nei panni del maestro Orson Welles nientemeno.
In definitiva un bellissimo film, una delle vette del cespuglione al tempo più che ispirato.