kowalsky 8 / 10 09/10/2006 20:52:03 » Rispondi "Ed Wood" è l'ossessione di un sogno, un rovesciamento stranito e radicale del mito dell'American Dream. La storia del terribile regista degli anni cinquanta (di cui conservo solo qualche sporadico ricordo del suo "plan 9 for outer space") è filtrata attraverso tutto il candore che esprime nel personaggio di Depp (certamente a tutt'oggi la sua miglior performance), in quel rocambolesco e grezzo bisogno di costruire "l'arte" nella sua essenzialità creativa, sconfinando nel cattivo gusto. In un certo senso Wood è stato - nella sua mediocrità - l'emblema del dadaismo cinematografico. Quanto al film di Burton, girato in un fiammeggiante b/n, si ricorda anche per la splendida prova di Martin "Spazio 1999" Landau, che è un Bela Lugosi tremendamente malinconico e invasato (come del resto l'attore originale nella sua vita). Lo stesso preambolo di morte diventa un'ennesima pantomima cinefilè, con il corpo racchiuso simbolicamente in una bara simil-Dracula. Film di non facile lettura, naturalmente imperdibile per tutti gli ammiratori di Burton e soprattutto per quel culto dell'immagine che riveste il vero Wood e tutta la sua strampalata, irrriverente idea di cinema