Jolly Roger 7½ / 10 01/11/2019 22:30:43 » Rispondi Sono rimasto davvero positivamente colpito da questo "Annabelle - Creation". Benché la regola voglia che i prequel (o i sequel) siano generalmente inferiori al capitolo principale, questa è l'eccezione che conferma la regola: Creation è su livelli decisamente superiori rispetto ad Annabelle. Per tanti ordini di motivi. Il primo, la capacità di narrare in un film horror una storia che va al di là degli aspetti horror; la storia di 6 bambine orfane, in cerca di un posto in cui vivere, di una famiglia da cui essere scelti, in cerca di amore. Le due bambine protagoniste, Linda - ma soprattutto Janice, la ragazzina zoppa a causa dell'epidemia di poliomelite - emanano grande delicatezza e dolcezza. Janice è davvero ben interpretata dalla piccola attrice, che sa esprimere, in lei, sia la tristezza che deriva dalla condizione di inferiorità fisica, sia la voglia di vivere la vita in modo pieno, nonostante questo svantaggio fisico. In secondo luogo, la straordinaria capacità di chi ha prodotto il film, di ricreare quell'ambientazione anni 50 / 60, grazie agli arredi, ai costumi, ma anche all'azzeccatissima colonna sonora. Terzo, per la capacità di trasmettere tensione. E' da un po' di anni che il cinema horror ha deviato verso l'escamotage dei "jumpscares" per creare un po' di "vivacità"….ovvero, per far fare salti sulla sedia allo spettatore. La maestria di James Wan (che, per la precisione, non ha diretto questo film, ma da cui questo film direttamente promana) si esprime in modo diverso. Qui non sono i colpi, i cambiamenti, o i rumori improvvisi a farti saltare sulla sedia; sono, invece, le situazioni inquietanti e perduranti a scalfire la tua resistenza, a farti venire i brividi: gli sguardi di una bambola, che guarda da un lato mentre prima guardava dall'altro. Delle impronte su un tappeto. Un'ombra. Due puntini che, d'improvviso, luccicano nel buio, come occhi demoniaci. Un lenzuolo, che si alza e cammina, come se contenesse uno spirito. Uno spaventapasseri inanimato, immobile...che però, forse, si muove. Non sono i fantasmi a percorrere questa terra per farci del male. Essi forse ristagnano, in un posto, come fossero emozioni così forti da aver intriso l'ambiente, per sempre. Ma non sono loro a volerci fare del male. I veri nemici sono, al contrario, creature che non hanno mai percorso questa Terra in forma umana. Sono Demoni. Questa semplice constatazione costituisce le fondamenta di The Conjuring e di tutti i suoi sequel o spin offs, come i capitoli di Annabelle. Demoni, non fantasmi. E i demoni non possiedono le bambole; essi possiedono, o mirano a possedere, le persone.
infine, vi è un motivo per cui penso che Creation sia un film eccezionale: la capacità di collegarsi con gli altri capitoli. Il collegamento con Annabelle è perfetto. E' stata pura goduria vedere come questo capitolo si colleghi perfettamente al principale (ovvero Annabelle), attraverso
Janice - la ragazzina posseduta dal demone, in qualche modo però sopravvissuta ed adottata dalla famiglia Higgins, marito e moglie, che verranno però trucidati proprio da lei, una volta diciannovenne, scappata di casa due anni prima ed unitasi a sette adoranti il demonio, come la Famiglia di Charles Manson.
Collegamento GENIALE.
il film si collega ottimamente anche con l'inizio di The Conjuring. In realtà il collegamento non è, in questo caso, perfetto, ma comunque è sicuramente concreto e ragionevole, credibile: in The Conjuring, durante l'introduzione, tre persone spiegano a Ed e Lorraine Warren il caso della bambola Annabelle. Esse riferiscono che una bambina di 7 anni che risiedeva nell'appartamento dove loro risiedono - e che questa bambina (ANNABELLE HIGGINS), che aveva perso i genitori ed era orfana, amava la bambola e ha chiesto loro il permesso di inabitarla. In realtà, se seguiamo l'impostazione degli "spin-off Annabelle", "Annabelle" Higgins (ovvero Janine, che una volta posseduta dal demone ha cambiato il proprio nome in Annabelle) è cresciuta fino a circa vent'anni, uccide i propri genitori adottivi e muore all'inizio di Annabelle, tentando di uccidere la coppia protagonista di Annabelle. Ma anche l'originaria Annabelle - la bimba figlia dei Mullins, la famiglia che fabbrica le bambole - non rispecchia questa descrizione. Annabelle Mullins, ovvero Bee, muore a 7 anni (forse anche prima) per un incedente stradale. Non è quindi lei a vivere orfana, ma è lei che muore lasciando soli i suoi genitori.
Nessuna delle "due Annabelle" è un'orfana di 7 anni..
Ma non fa niente, chi se ne frega! E' infatti legittimo pensare che la medium di The Conjuring abbia percepito varie sensazioni riguardo alla bambola, magari anche contraddittorie. E' legittimo pensare che il demone, quello che usa la bambola come un CONDUIT, mescoli di volta in volta le carte in tavola, usando il pretesto di una bambina (morta o orfana, non importa) per convincere gli sfortunati proprietari a concedere ad ella il permesso rientrare in contatto con il mondo reale, attraverso la bambola. Con il vero fine, invece, di dare la caccia, e poi possedere, un'anima umana. Perché non c'è alcuna bambina morta né orfana. Non c'è alcuna piccola Annabelle. Nessun fantasma. C'è un Demone.