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PRIMAL SHIFT regia di Scott A. Matthews

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albert74     7 / 10  02/03/2018 23:37:35Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Questo film mi ha incuriosito molto. Il tentativo - in gran parte riuscito - di produrre qualcosa di valore ma senza discostarsi troppo dalla media.
Bisogna guardare al film non come un classico horror, né come uno scopiazzamento di altri generi.
All'inizio sembra un film on the road, con una giovane coppia, come tante atlre, che bazzica per le strade americane, tra splendidi paesaggi e cupi boschi, alla ricerca di svago, libertà, intimità.
Successivamente la coppia parte di testa. Il film si trasforma in uno slasher. I due ragazzi in efferati killer che danno passaggi ad autostoppisti ignari per poi ucciderli senza un perché per pura voluttà.
Successivamente il film vira ancora ( e siamo intorno alla metà). Una famiglia di una delle vittime si mette alla ricerca degli assassini e riesce a scovarli.
Qui siamo sul drammatico. I due killer da carnefici si trasformano in vittime. Vengono braccati e catturati.
non si tratta più di un film on the road e neanche di uno slasher. La regia vira di nuovo verso il film di vendetta in cui la famiglia che ha perso la figlia scova i due.
Il resto ve lo lascio immaginare.
Gli omicidi sono crudi, sadici. Ovunque vi è spietatezza.
la musica è ossessiva quanto basta.
C'è un sottile velo di malinconia. SEmbrano ragazzi normali, uccidono perché non riescono ad amare, si lasciano andare al sesso e all'alcool per trovare una strada trasgressiva, senza capire che stanno andando verso l'abisso.
I due killer erano strafatti di droga e alcool, uccidono delle persone ignare ma finiscono preda di una famiglia che - a sua volta - si trasforma in una coppia di assassini. Il finale sembra preludere al ripetersi dell'azione in un ciclo in cui è impossibile, alla fine, capire chi è vittima e chi è carnefice nel ruolo giocato dalla coppia killer e l'uomo e la donna che vendicano brutalmente la morte di una delle vittime.
Insomma le idee ci sono ma sono espresse in maniera incerta, a tratti tentennante.
Ci sono diversi punti morti, alcune parti leggermente lente ma - a mio avviso - il film non è una schifezza e - in paragone ad altri del genere - è di buon livello.
Alla fine viene spiegato perché i killer uccidono. Forse il regista avrebbe dovuto trovare il modo di esprimersi in maniera diversa, con tempi più modulati, con una tensione più insistita e continua.
Tutto sommato un film che si può vedere, ingiustamente sottovalutato.
La recitazione poi non è vero che è pessima anzi. E' di buon livello. Superiore alla media dei film tv o dei b-movie.
Perché non è un b-movie.