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EL ALAMEIN regia di Enzo Monteleone

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M&S     10 / 10  02/12/2002 10:23:37Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Il dibattito stà assumendo toni interessanti, e rientro con piacere nel contraddittorio. Sono d'accordo con Passatore quando esalta il valore simbolico della Bandiera. Anche per me é importante e deve essere onorata. Conosco l'inno molto bene (e ti dirò di più: mi piace davvero moltissimo, anche musicalmente!! Alla faccia di quelli che vorrebbero sostituirlo!). Ritengo tuttavia eccessivo considerare la mancanza del Tricolore nella pellicola un importante motivo per inficiarne il valore. So che non é l'unico punto dolente che hai riscontrato nel film, ma io, sinceramente, non ritengo che debba essere così discriminante.
Ci tengo a chiarire un equivoco sulla questione della "retorica dell'epica": la narrazione gloriosa della morte in battaglia é fuori luogo quando a raccontarla é un ragazzo che cammina tra i feriti ed i morti, perché credo che siano più realistici la nausea e il dolore. Se, invece, parliamo di riconoscimento di eroiche gesta, allora non c'é mai retorica, basta però che l'argomento lo si affronti con realismo ed obbiettività. Io, nel film, ho avvertito molta forza emotiva, molto coraggio ed orgoglio nei soldati, che di miserabile non hanno proprio nulla, se non nell'aspetto esteriore. Io, i libri di Paolo Caccia Dominioni non li ho letti, e dovrò colmare questa lacuna; ho letto però dell'altro, e mi pare che il film ben rappresenti le pagine dei reduci che ho visionato. Suppongo che Monteleone abbia preso in considerazione più di una testimonianza, e abbia realizzato una ricostruzione che medi un po' tutte le varie voci. Almeno io immagino così.
Evidentemente il nostro comune senso patriottico si esprime in modo diverso, e questo ci impedisce di vedere allo stesso modo il film. Sono contro la guerra, ma so comunque apprezzare l'eroismo in battaglia. Non so che tipo di film avresti voluto vedere, ma, spero ne converrai anche tu, un soldato che muore impallinato mentre urla "W l'Italia" sventolando una bandiera potrebbe risultare un po' melodrammatico visto sul grande schermo; io preferisco il sergente Rizzo che dice con orgoglio "non mi farò mai prendere prigioniero".
Angelo, se volevi offendermi, non hai centrato la tazza: non suono nemmeno uno strumento, non fumo, e le canne le lascio agli imbecilli, i fiori mi piacciono, ma li preferisco in un vaso, non sono comunista, detesto gli estremismi, sono orgoglioso di essere italiano, ma non altrettanto di altri compatrioti e non ho mai detto che il film rappresenta "l'epica battaglia", infatti non lo fa, descrive però l'epico coraggio... e tanto che ci siamo anche l'epica morte, l'epica fame, l'epica sconfitta (forse qualcuno ha dimenticato che la battaglia é stata una tragica ritirata?)