caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

GLI OCCHI DELLA NOTTE regia di Terence Young

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
Boromir     8½ / 10  10/01/2024 23:12:45Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo aver dato il calcio d'inizio al filone bondiano di Sean Connery, Terence Young dirige uno dei padri dell'home invasion, un thriller in odore hitchcockiano dalla struttura precisa, asciutta e dalla forma minimale, ispirato a un classico di Broadway. L'aderenza pedissequa alla matrice teatrale impedisce alla trasposizione di liberarsi di alcuni strascichi strutturali e spazio-temporali del palcoscenico, ma si tratta di un piccolo difetto in un gran film. La suspense, l'accuratezza dei ribaltamenti dei ruoli vittima-carnefice e l'importanza delle percezioni sensoriali a livello diegetico (il fatto che la protagonista sia cieca accresce solo l'ansia del tutto) sono ciò che rendono il film così coinvolgente anche a mezzo secolo di distanza. Audrey Hepburn rende credibile una performance non facile e si distanzia magistralmente dall'icona della Cenerentola che la carriera le aveva cucito addosso fino a quel momento; anche se la scena viene rubata da un sadico, inquietantissimo Alan Arkin. Young si fa aiutare dall'ottima fotografia in technicolor e da un dettagliatissimo comparto scenografico che gli permette di muoversi tra ombre, spazi ristretti e pochi personaggi davvero ben scritti con il medesimo piglio di un Mario Bava depurato di tutte le finezze pop.