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SULLY regia di Clint Eastwood

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daniele64     7½ / 10  19/02/2020 13:19:41Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Ancora un gioiellino del vecchio Clint ...
Appena decollato dall' aeroporto di New York , un aereo di linea si scontra con uno stormo di uccelli , restando con entrambi i motori danneggiati . Il pilota decide di ammarare nel fiume Hudson e , con una manovra quasi impossibile , salverà tutti i passeggeri . Ma il suo comportamento sarà messo sotto inchiesta ... Negli ultimi anni della sua prolifica e notevole carriera registica , Clint Eastwood si è dedicato parecchie volte al cosiddetto " cinema biografico " ( che aveva già sperimentato nel lontano 1988 con " Bird " ) . Questo film , basato sulle vicende professionali del pilota aeronautico americano Chesley Sullenberger ( detto Sully ) , è uno dei migliori di questo suo periodo . E parlando di un repubblicano libertario di ferro come il vecchio Clint , non può mancare tra i temi quello del contrasto tra l' individuo ed il sistema burocratico , visto come un' inquisitoria vessazione anche in un caso evidentemente " eroico " come quello descritto nella pellicola . Tant' è che dopo la bella ricostruzione dell' incidente e del conseguente spettacolare salvataggio , il film si incentra sulla successiva indagine della commissione d' inchiesta sul comportamento del pilota . Eastwood sembra puntare il dito su questo atto , che gli appare paradossale ed iniquo , ma che a me sembra abbastanza logico e palesemente doveroso , almeno per accertare se esistevano alternative più sicure al pericolosissimo ammaraggio e per evitare future perniciose emulazioni . Ad ogni modo , Eastwood ha il merito di non voler creare l' ennesimo " eroe all' americana " , ma di voler solo mostrare il punto di vista di una persona normale che , trovatasi in una situazione disperata , si assume le sue responsabilità e ne esce fuori nel migliore dei modi . Così il fattore umano batte gli algoritmi e le simulazioni al computer ... Tom Hanks è una garanzia assoluta e conferisce umanità e fragilità al protagonista , affiancato da un misurato Aaron Eckhart . Clint , con la sua regia sobria ed essenziale , ci regala ancora un altro bel film , semplice , ottimista e commovente . Cosa vogliamo di più ? Per me , vale 7,5 .