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UNDER THE SHADOW - IL DIAVOLO NELL'OMBRA regia di Babak Anvari

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ferzbox     7 / 10  07/05/2017 17:27:23Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Avevo letto di alcune specularità con "Babadook", ed era tra le cose che mi hanno portato a vedere quest'opera, oltre al paese d'origine e alla trama curiosa.
Devo dire che il film ha delle fondamenta solide; la location e le situazioni che nascono dalle influenze culturali di un paese come L'Iran contribuiscono molto ad alimentare l'atmosfera orrorifica che verrà a nascere nella seconda parte, dato che il terrore vero(solo leggermente influenzato dall'horror odierno) acquisisce un valore molto più teologico che occulto o fantasioso; la tremenda minaccia della guerra, dei bombardamenti e del tenore di vita non propriamente splendido, sono un'ulteriore punto di forza per far crescere quel senso di disagio e suggestione necessario allo spettatore per carpire lo spirito vero di quelle credenze religiose.
In questo va a braccetto con "Babadook"; anche in quel caso la paura per qualcosa di sconosciuto era legata ad un fattore psicologico o comunque di malessere interiore; qui la psicologia conta poco, è più associato ad una influenza culturale(da alcuni del posto considerata talmente inverosimile da pensarla semplicemente come un qualcosa da attribuire alle favole o al folklore), ma pur sempre molto presente nella storia di quei popoli...e qundi indiscutibilmente plausibile.
Questo binomio creato da tutto ciò che dovrebbe esistere e non è probabilmente il punto di forza maggiore di "Under the shadow", dandogli una forma che non si può prendere sotto gamba; probabilmente basterebbe questo per giustificarne la visione.
Tuttavia il film arriva ad un certo livello per poi stazionarsi a causa di alcuni elementi che, personalmente, avrei certcato di rendere più incisivi; come un finale più originale e una maggior presenza di scene diverse tra loro; infatti su quest'ultimo punto si concentra il mio voto alto ma non eccessivo; se nella parte dedicata all'aspetto orrorifico ci fossero state meno situazioni ridondant, probabilmente la pellicola ne avrebbe giovato.
Ciò nonostante l'ho trovato un buon prodotto che ha saputo affrontare il genere horror cercando di lasciare anche altri messaggi legati alla situzione iraniana degli anni 80, e di conseguenza, molto meno banale di tanti altri horror occidentali(sopratutto americani)......ed è un discorso legato anche al comparto tecnico; come la regia, la fotografia e il montaggio....che potevano essere senz'altro migliori ma vanno abbastanza bene anche così.....