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47 METRI regia di Johannes Roberts

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Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73     7 / 10  18/01/2017 11:39:15Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Dopo "The Reef" e "The Shallows" un altro bel film con protagonisti gli squali. Questa volta le prescelte a finire nelle voraci mandibole dei pescecani sono due sorelle in vacanza in Messico, convinte da due bellimbusti locali a farsi calare in una gabbia nelle profondità dell'oceano per provare il brivido di trovarsi a faccia a faccia con gli spaventosi predatori.
Dopo un'introduzione sciatta e di maniera, utile giusto per farci conoscere le motivazioni e i caratteri delle due giovani donne, si comincia a fare sul serio: uno sciocco incidente e le novelle esploratrici finiscono sul fondale oceanico a circa 47 metri di profondità.
Nel buio, con limitatissime sorgenti di luce a disposizione, Johannes Roberts sguazza (è il caso di dirlo) che è un piacere, andando a creare un mondo tenebroso, freddo e claustrofobico ove la minaccia degli squali è quasi un nemico tangibile capace di lasciare il segno ogni qualvolta si manifesti. Realizzati benissimo, i pescioloni zannuti appaiono senza esagerazioni, non divenendo unico catalizzatore di tensione. La pellicola fornisce ansia in buone dosi con il crescente esaurimento dello scorte d'ossigeno, e al netto delle fin troppe s***** che si abbattono sulle protagoniste -anche qui necessarie per evitare di rallentare troppo il ritmo- si dimostra quanto il genere, se gestito con testa e buona aderenza ad una possibile realtà, riesca a fornire ancora un intrattenimento con i fiocchi. Da applausi il colpo di scena verso il finale, davvero inaspettato ed efficace.
Conosciuto come "In the Deep", in un primo momento avrebbe dovuto intitolarsi con il sicuramente più incisivo "47 Meters Down".