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ELLE regia di Paul Verhoeven

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The Gaunt     8 / 10  17/11/2016 22:55:01Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Verhoeven è un regista più che navigato ma quasi alla soglia degli ottant'anni ti piazza un film come Elle così sottilmente destabilizzante, malgrado una struttura che può sembrare convenzionale e che invece tende a destrutturare non tanto la convenzionalità del genere, quanto le dinamiche dei personaggi che ruotano intorno alla Huppert. La chiave di tutto é appunto il personaggio di Michele, sfuggente e spiazzante fin dalla fine della prima sequenza dello stupro. Stupisce la sua reazione (o non reazione) all'accaduto vissuto con imprevedibile distacco, riprendendo la sua giornata come se nulla fosse e sono i suoi tratti imprevedibili e le ambiguità del personaggio che stimola alla visione di questo film. Un'insana curiosità nel vedere dove ti porta. Uomini e donne che incrociano il suo cammino vedranni cambiato radicalmente il loro rapporto con Michele, che si libererà dei freni dettati dal quieto vivere e dal buon senso. Il sesso, sempre un elemento importante nel cinema del regista olandese, è un atto che spezza la normalità, rompe le convenzioni di un gruppo di borghesi ipocriti. Spezzando la propria normalità esistenziale Michele scarica il peso di una vergogna legata la suo passato. La Huppert ha recitato in tantissimi film, difficile stilare una classifica dei suoi migliori, però se limitiamo agli ultimi dieci anni almeno, Elle perlomeno merita una menzione perché è veramente straordinaria in ruolo molto complesso e sfaccetato, presente in ogni scena. In poche parole non so quante attrici avrebbero accettato un personaggio simile.