caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi Chiudi finestra

LA MIA VIA regia di Leo McCarey

Nascondi tutte le risposte
Visualizza tutte le risposte
stratoZ     5 / 10  01/02/2024 12:37:05Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Spesso guardando film vecchi c'è il classico bias da boomer che fa pensare che "un tempo i film erano belli e blablabla", in realtà, penso che i film datati ci sembrano mediamente più belli per il semplice fatto che i più brutti sono già finiti nel dimenticatoio da tempo dato che l'interesse commerciale è calato drasticamente e a noi sono arrivati solo quelli ricordati e venerati dagli appassionati. Ecco "Going my way" magari non è un film totalmente brutto, però potrebbe essere un esempio di film caduto nel dimenticatoio, con merito data la mediocrità artistica, nonostante il grande successo di pubblico avuto all'epoca e l'incetta di Oscar - ciò dimostra che gli Oscar da sempre sono dei premi politici e poco artistici, non solo negli ultimi anni come sostenuto da molti -, della stessa annata infatti si ricordano ben altri film, da "Double indemnity" di Wilder, giustamente direi, data l'influenza che ha avuto sul noir, a quella splendida commedia nera di Capra "Arsenic and old lace" che tra l'altro è tra i miei preferiti del regista italoamericano.

Ma venendo al film, "Going my way" è un'opera figlia del suo periodo storico, una sorta di film riconciliatorio, melenso e dalla forte componente speranzosa che aveva la funzione di riportare una nuova fiducia nelle persone dopo la guerra, guardando il finale in effetti mi è venuto in mente un parallelismo su quel periodo, con il risollevamento dopo il grande incendio che potrebbe essere un riflesso della forza di volontà del popolo americano nell'uscire dalle difficoltà dopo la guerra.
Il soggetto del film narra di questo giovane prete, interpretato da Bing Crosby che viene chiamato per risollevare le sorti economiche della parrocchia di Saint Dominic, gestita dall'ormai anziano, e considerato inefficiente padre Fitzgibbon, tutto questo all'insaputa del sacerdote per non ferirlo emotivamente. Dopo un inizio pieno di contrasti il giovane prete riuscirà a conquistarsi la fiducia sia della popolazione locale che di padre Fitzgibbon, anche grazie alle sue abilità musicali che coinvolgeranno sempre di più i ragazzi e li porteranno sulla buona strada.

Dal taglio fortemente moralista è un film molto ancorato alla tradizione a partire dal soggetto clericale, gioca molto col contrasto tra il prete alla vecchia maniera e il giovane più aperto e progressista - si fa per dire, solo perché suona il piano - risultando però alla lunga un film datato sia nei concetti che nello stile.
La melensità fa da padrona e la si vede in alcune situazione estreme come il rapporto tra l'anziano prete e la madre, che non si vedono da più di quarant'anni e ovviamente ci regaleranno una bella riconciliazione, stesso discorso vale con i ragazzini della parrocchia e la loro "redenzione" da piccoli criminali a cantanti provetti guidati da Crosby una volta entrati nel coro della chiesa.

Dallo stile piatto, con una regia quasi bidimensionale ed un montaggio datato, McCarey non sembra neanche se stesso, quantomeno artisticamente, manca tutta la verve delle sue commedie più brillanti, la comicità è blanda e un po' troppo a portata delle famiglie, manca tutto del suo cinema, dalle dissacranti quanto acute gag di film come "Duck soup" o "Ruggles of red gap" alla nostalgia esistenzialista di "Make a way for tomorrow", alla fine di questo film rimane soltanto la sensazione di aver visto una fiabetta che potrebbe aver consolato milioni di persone ai suoi tempi, ma che oggi risulta abbastanza obsoleta.