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STRANGER THINGS - STAGIONE 1 regia di The Duffer Brothers, Shawn Levy

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hghgg     7½ / 10  27/12/2016 10:21:58Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Una delle più piacevoli sorprese di questo 2016 in ambito di serialità televisiva. Si perché il rischio di ruffianata pacchiana era molto alto per i fratelli Duffer e invece alla fine è stato abilmente evitato regalandoci un omaggio dichiarato e molto sentito all'immaginario di quegli anni '80 legati al cinema d'avventura e di fantascienza, per ragazzi e non.

In "Stranger Things" ogni cosa, ma proprio ogni dettaglio grida "Amiamo gli anni '80", ogni puntata e la stessa trama centrale sono stracolme di riferimenti, rimandi, citazioni. Ovviamente chi è cresciuto in quel decennio è probabile che apprezzi particolarmente questa serie, ma va bene anche per quelli venuti dopo, come me, che successivamente hanno apprezzato o amato alcuni dei riferimenti, visivi o stilistici, che i Duffer utilizzano qui in "Stranger Things": dallo Stephen King di "It" a John Carpenter (con tanto di poster di "The Thing" appeso nello scantinato di uno dei ragazzini) passando per "Alien" "Stand by Me" (ancora King, poi) e tutto quel cinema d'avventura con i ragazzini protagonisti con in più lo sci-fi Spielberghiano alla "E.T." e alla Incontri Ravvicinati. E questi sono soltanto alcuni, quelli più diretti ed evidenti, dei riferimenti sparsi nelle varie puntate. C'è anche un po' di horror più "moderno" in realtà nelle cupe e distorte atmosfere della dimensione parallela, ma va bene così.

Lo stesso cast per me grida ai quattro venti la nostalgia verso quel decennio, Winona Ryder in particolare, come protagonista adulta principale, è una scelta indicativa, lei che nella seconda metà degli anni '80 fu una sorta di vera e propria icona giovanile "alternativa" in film cult per ragazzini e adolescenti dell'epoca come "Lucas" e ovviamente "Beetlejuice" e "Heathers", torna oggi in grande spolvero in un prodotto come questo, lei che degli anni '80 è nostalgica non meno degli autori di "Stranger Things". Ma la scelta del cast è azzeccata anche per quanto riguarda i ragazzini veri protagonisti della serie, sono tutti in parte e tutti adatti al ruolo, riprendendo e omaggiando quella tradizione di bravi ragazzini "goonesiani/ittiani/standbymeiani" di trent'anni fa. Molto brava la giovane Millie Bobbie Brown.

Insomma "Stranger Things" di originale non ha nemmeno una mezza ideuccia eppure funziona perché l'omaggio è gridato ai quattro venti, è un'operazione in fondo onesta e soprattutto molto sentita, realizzata da gente che conosce evidentemente molto bene la materia da cui sta prendendo spunto e sa come utilizzarla. Forse in tutta questa studiata perfezione alla fine il risultato è un poco "patinato" ma ci si passa sopra perché lo sviluppo della narrazione riesce a tenere sempre l'attenzione alta e a coinvolgere il giusto, la realizzazione tecnica è di ottimo livello e i ragazzini son bravi, in più una Winona Ryder forse un tantino forzata a volte ma nel complesso intensa e soprattutto molto carismatica, Winona buca ancora lo schermo. E poi si vede che ci tiene a questa serie (Ps: tutta la parte sugli studi effettuati sulle cavie umane con sostanze simili all'LSD e la parte con la vasca che prepara la Ryder per Eleven mi ha fatto rotolare, a parte il fatto che la Ryder avevo timore che partisse con slogan in difesa degli acidi lisergici "Eddaje Timothy regna", Timothy Leary, che per caso fu il suo padrino).

Eccellente e perfettamente incastrata nell'ingranaggio anche la splendida colonna sonora, e c'è anche Matthew Modine, il Joker di "Full Metal Jacket" che fa il cattivone (cosa diventata di moda per il cast di "Full Metal Jacket" nelle serie televisive degli ultimi 10-15 anni, ha cominciato Animal, purtroppo, non dico nemmeno dove e adesso abbiamo anche il Wilson Fisk di D'Onofrio).

Quindi lo stile, le intenzioni, le tematiche di "Stranger Things" sono fin troppo chiare e dichiarate, consigliata caldamente a tutti quelli che siano anche soltanto un po' attratti da iconografie e riferimenti simili, è un prodotto sentito e ben realizzato.
ferzbox  27/12/2016 12:04:39Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Non avendo finito di vederla non ho letto quello che hai scritto per sicurezza(sono arrivato al sesto episodio e ne vedo un paio a settimana con una amico), però il mio commento arriverà a breve e leggerò anche il tuo... ;-)
hghgg  27/12/2016 12:12:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tanto non ho fatto nessuno spoiler tranquillo :-)
Invia una mail all'autore del commento NotoriousNiki  27/12/2016 18:15:33Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
concordo in tutto persino nel voto appena finita ho pensato classica serie tra il 7 e l'8, riuscita in pieno nelle ambizioni prefissate ma troppo poco originale per meritare di più, oserei inoltre dire che per me era da chiudere qui, metto le mani avanti nel caso in futuro prendesse una brutta deriva :D ma io l'avrei chiusa qui. anche perchè in giro è decisamente pompata, oltremodo e non fa bene ad un prodottino che penso sarebbe dovuto essere meno popolare.

uno dei grandi motivi per cui andava recuperata è constatare di persona come è messa Winona, e direi non male dai. bisogna accettare che il personaggio è scritto per essere sopra le righe, afflitto dalla scomparsa del figlio, perennemente in ansia, logorata fisicamente, se all'inizio può sembrare forzato nel momento in cui arrivano i segnali paranormali la performance è legittimo sia resa così, dalla mente un po' deviata che cerca di convincere il primogenito e lo sceriffo che il figlio sia vivo, non la rimproverei per aver pigiato troppo l'acceleratore.

Comunque io mi aspettavo già che dopo 'Il cigno nero' qualcuno andasse a recuperarla e riportarla nel giro che conta, può darsi questa sia la volta buona.



hghgg  27/12/2016 19:15:50Nuova risposta dalla tua ultima visita » Rispondi
Tifiamo tutti per Winona. Sai che anche io sono timoroso riguardo alla seconda stagione ?