dagon 9 / 10 18/08/2013 14:34:02 » Rispondi Dal bellissimo libro di Remarque, una delle vette del cinema antimilatarista. Rivisto oggi è ancora fortissimo (l'unico punto debole è la recitazione un po' "caricata" - tra l'altro ridoppiaggio veramente scarsino-), con sequenze a cui si sono palesemente rifatti i grandi registi successivamente, da Kubrick a Spielberg. In 15 minuti si passa dall'euforia derivante dalla propaganda alla realtà cruda del campo di battaglia, tanto più immerso nella folle ferocia della guerra di trincea. La morte non è più temuta ma quasi agognata come liberazione, la persona viene talmente annichilita ed azzerata, uccisa dentro, che non riesce a ritrovarsi nel mondo civile, neppure negli affetti familiari, ed agogna l'unica realtà, seppur terribile, che ormai conosce, quella militare. Per tutti i guerrafondai da salotto che popolano il nostro mondo.