BenRichard 6 / 10 15/03/2018 17:18:58 » Rispondi Tre sbarbatelli commettono un atto di necrofilia ma sorpresa sorpresa finiranno in un mare di guai. Tutta la vicenda avviene in un modo abbastanza inverosimile, però non è così malvagio questo film. Mantiene un buon ritmo e la durata breve (70 minuti) fanno sì che non si lasci neanche pesare. Mi aspettavo qualcosa di più crudo e malato visto che alla base della trama già di per sè tratta di un episodio di necrofilia, per chi non sapesse cosa significa si intende chi prova piacere nel fare sesso con un cadavere...mamma mia come stiamo messi...e io me li guardo pure questi film ahahah :D Come dicevo prima mi aspettavo qualcosa di più difficile da visionare e da digerire, invece il film tratta tutta la questione in maniera piuttosto leggera, rendendosi così facilmente sopportabile. La regia non è male e anche la fotografia rende bene. I tre ragazzi non offrono chissà quale interpretazione, fanno il loro dovere senza infamia e senza lode. Da lodare invece è l'attrice che interpreta Anna Fritz, Alba Ribas, molto brava e credibile nelle movenze e in grado di dare con le sue espressioni facciali quella drammaticità della situazione. L'ho apprezzata molto, anzi devo proprio dire che gran parte del merito è suo se mi concedo di dare un 6 a questo film. Non fosse stato per lei non credo che gli avrei concesso una sufficienza. Permettetemi di dire una cosa che senza volere mi ha fatto abbastanza ridere
Mentre il secondo ragazzo fa sesso con il cadavere di Anna Fritz, che ci dò che ci dò alla grande, lei si risveglia, cioè ritorna alla vita dal mondo dei morti...il momento che si vive dovrebbe essere sconvolgente da parte dello spettatore, ma si fa strada subito nella mente un pensiero ironico che guasta la scena. Cioè lei ritorna in vita proprio grazie ai colpi decisi del ragazzo...cioè quindi Anna dovrebbe ringraziare questi ragazzi che l'hanno riportata in vita con un vero miracolo! Lo so lo so che è piuttosto inopportuno, però per come vanno le cose il film ti ci fa pensare a quest'ironia della vicenda